Voci sull’acquisizione di Electrolux da parte del gigante cinese Midea, preoccupazione per lo stabilimento di Porcia

Pordenone – Midea, gigante cinese degli elettrodomestici da 58 miliardi di dollari, starebbe puntando all’acquisizione della multinazionale svedese Electrolux, che attualmente vale circa 7 miliardi di dollari.

Electrolux, che in Friuli Venezia Giulia è presente con lo storico stabilimento di Porcia (Pn), ha registrato perdite negli ultimi tre trimestri.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, Electrolux non sarebbe interessata alle lusinghe dei cinesi, ma l’apparente reticenza potrebbe essere una tattica di negoziazione degli svedesi.

Nel 2016 Midea aveva acquistato a sorpresa l’azienda tedesca di robot Kuka per quasi 5 miliardi di dollari. Per chiudere l’acquisizione di Kuka, Midea aveva offerto un aumento del 36% rispetto al valore di Kuka e generose garanzie, tra cui il mantenimento del management fino al 2023.

I governi europei, tuttavia, guardano con crescente scetticismo alle operazioni di acquisto provenienti dalla Cina; da parte sua il governo cinese, preoccupato per la crescita del debito e la fuga di capitali, ha rafforzato il controllo sugli investimenti all’estero.

Preoccupazione per lo stabilimento di Porcia

Il consigliere regionale del Partito democratico Nicola Conficoni ha annunciato un’interrogazione al presidente della Regione Massimiliano Fedriga, a seguito delle notizie in base alle quali la società cinese Midea starebbe valutando la potenziale acquisizione della Electrolux.

Per il consigliere “va evitato il rischio di un’azione predatoria finalizzata a una penetrazione nel mercato europeo, che permetterebbe a Midea di lucrare su competenza ed esperienza dei nostri tecnici, compromettendo un patrimonio industriale fondamentale per il benessere della nostra regione e in particolare della provincia di Pordenone”.

“Chiediamo che la discussione sul futuro dell’azienda sia portata al Governo – aggiunge Conficoni – come sollecitano le parti sociali e le nostre parlamentari, per sgombrare il campo dall’ipotesi cinese e lavorare sulle strategie di rilancio del settore degli elettrodomestici in Italia e in Europa”.

Dopo che solo qualche anno fa “una diffusa mobilitazione lo ha salvato dalla chiusura, questa – indica il consigliere del Pd – è la strada maestra per salvaguardare lo stabilimento di Porcia, che ancora oggi rappresenta un asset irrinunciabile per il territorio. Su una partita così delicata la Regione non può restare a guardare”.

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