Violenza sessuale: arrestato un uomo di nazionalità marocchina
Trieste – A conclusione delle indagini della Squadra Mobile della Questura di Trieste dirette dalla locale Procura della Repubblica, è stato arrestato per violenza sessuale un cittadino marocchino, Fertousi Youssef, nato a Casablanca nel 1988.
I fatti erano accaduti in pieno centro di Trieste, nei pressi della via Capitolina, nel pomeriggio di alcune settimane fa.
La vittima, una ragazza triestina di vent’anni, aveva subìto le attenzioni dell’uomo, riuscendo a divincolarsi e fuggire dalla stretta, dopo una colluttazione.
La giovane aveva un appuntamento nella zona con degli amici per effettuare attività sportiva. Giunta in anticipo rispetto all’ora stabilita si era seduta sui gradini lungo un vicino sentiero alberato.
Poco dopo è sopraggiunto un ragazzo dai tratti arabi, il quale, con iniziali maniere gentili, le ha chiesto una sigaretta ed ha iniziato a chiacchierare; quindi si è allontanato, ritornando subito con due bottiglie di birra, offrendone una alla giovane.
Ad un tratto, secondo quanto dichiarato in sede di denuncia dalla vittima, l’uomo ha cominciato ad approcciarsi in modo sempre più invasivo e fastidioso, cercando un contatto fisico.
Avendo inteso le reali intenzioni, la ragazza si è accomiatata, cercando di allontanarsi rapidamente, ma l’uomo l’ha afferrata con forza, attirandola a sé e cercando di baciarla.
Nonostante la ferma opposizione e le urla con richieste di aiuto, l’uomo ha scaraventato a terra la vittima, continuando a palparla nelle zone intime, fino a quando, dopo una breve colluttazione, la ragazza non è riuscita a divincolarsi e ad afferrare una bottiglia di birra brandendola contro l’energumeno, alto circa 1.80 mt.
Approfittando di un momento in cui questi ha allentato la presa indietreggiando, la giovane è riuscita a fuggire attraverso la Scala dei Giganti.
Acquisita la notizia di reato sono scattati immediati accertamenti, con i primi sopralluoghi effettuati dagli agenti in servizio della Volante e della Polizia Scientifica, che hanno portato al sequestro sul posto di cose pertinenti alle indagini, cui sono seguiti una serie di appostamenti effettuati dagli investigatori della Squadra Mobile.
Fondamentale è stato l’apporto di un amico della vittima, il quale ha consegnato agli uffici di polizia alcune riprese fatte con il cellulare di un soggetto somigliante alla descrizione della ragazza.
A seguito di varie perlustrazioni, una pattuglia in borghese della Squadra Mobile ha rintracciato nei pressi della mensa della Caritas il sospettato che è stato identificato e riconosciuto come l’autore della violenza.
Sulla scorta degli elementi raccolti, il pubblico ministero titolare del fascicolo ha avanzato al Giudice delle indagini preliminari la richiesta di misura cautelare in carcere, che è stata autorizzata.
L’aggressore, del quale si erano temporaneamente perse le tracce, si è presentato poi in Questura per il disbrigo delle pratiche per il rilascio del permesso per richiesta di asilo; ad attenderlo gli agenti che lo hanno arrestato e condotto presso la casa circondariale di Via del Coroneo.