Vinitaly, quasi la metà del vino esportato viene dal Triveneto. FVG: 13mila le bottiglie in fiera
Verona – Sono stati presentati al Vinitaly i dati sull’export dei vini italiani in un focus di Nomisma Wine Monitor nell’ambito di un convegno promosso da Crédit Agricole Friuladria e Confagricoltura, sul tema “Crescere sul mercato mondiale del vino”.
I vini Dop delle tre regioni rappresentano inoltre il 41% del totale nazionale delle Dop (23,5% il peso del Prosecco Dop).
Emerge che quasi la metà di tutto il vino italiano venduto all’estero proviene dalle cantine delle regioni del Triveneto. Nel 2017 le esportazioni di etichette venete hanno contribuito per il 35,5% all’export vinicolo nazionale, il Trentino Alto Adige per l’8,9% e il Friuli Venezia Giulia per l’1,9%.
Il mercato principale di sbocco dei bianchi Dop del Veneto nel 2017 si conferma la Germania (34,4%), seguita dal Regno Unito (15,1%), e dagli Usa (8,5%); i rossi Dop del Veneto sono invece per lo più diretti in Svizzera (15%), Canada (13,7%), Germania (12,5%), e Stati Uniti (9,6%).
Il Friuli Venezia Giulia da parte sua punta sulla promozione integrata del territorio con la “Strada del vino e dei sapori” ed altre iniziative.
Il progetto, promosso da PromoTurismoFvg, è nato nel 2017 per mettere a sistema la produzione vitivinicola e agroalimentare d’eccellenza con le risorse culturali e ambientali della regione, lungo un itinerario che si snoda tra montagna, colli, aree fluviali, pianura, Carso e riviera. Una rete che discende dalla legge regionale 22/2015 con cui il Friuli Venezia Giulia, prima regione in Italia, ha riunito sotto un’unica regia le diverse strade del vino presenti sul territorio.
Oltre 230 proposte, tra aziende vitivinicole, aziende agricole e strutture di ristorazione (ristoranti, trattorie, osterie, agriturismo) a cui quest’anno si sono aggiunte enoteche e gastronomie, così da creare un’esperienza turistica enogastronomica completa, omogenea e fruibile.
L’innovazione è racchiusa nella modalità di promozione: l’idea alla base dell’approccio scelto da PromoTurismoFvg è quella che le persone più autorevoli per narrare il territorio siano coloro che lo vivono in maniera spontanea, senza essere coinvolti in esperienze turistiche precostruite. Ai produttori vengono forniti però gli strumenti di alfabetizzazione digitale per adeguare il racconto ai nuovi media e raggiungere in questo modo anche target non appartenenti al segmento strettamente turistico.
Ulteriore novità è il sito dedicato www.tastefvg.it in cui il gastronauta può trovare le informazioni per costruire il suo itinerario enogastronomico, visionando gli orari di apertura delle cantine vitivinicole aggiornati in tempo reale e prenotare le visite guidate.
È stato distribuito anche un migliaio di copie della guida cartacea, che propone i riferimenti e i contatti di tutti i 230 aderenti alla “Strada del vino e dei sapori”.
Sul fronte dell’affluenza alla vetrina fieristica dei vitivinicoltori, lo stand allestito dall’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa) ha registrato nel giorno di apertura 500 accrediti all’enoteca regionale, organizzata in collaborazione con i Consorzi delle Doc Fvg e Tutela Vini Collio e gestita dall’Associazione italiana sommelier del Friuli Venezia Giulia, per un totale di oltre 2000 degustazioni al solo banco dell’enoteca.
Sono 12.000 i calici di vetro che ruotano almeno tre volte al giorno fra le varie postazioni per accogliere le degustazioni di 13 mila bottiglie presentate dalle 107 aziende che compongono la collettiva regionale, a cui si sono aggiunti 60 produttori indipendenti.
Nelle sessioni dedicate al B2B si sono susseguiti gli incontri con i buyers provenienti dal Nordamerica e dalla Cina che hanno confermato l’interesse crescente per la Ribolla gialla e il Pinot grigio.