Vestiti cinesi con marchi falsi: la Guardia di Finanza sgomina la banda di truffatori

Pordenone – Una vasta operazione della Guardia di Finanza di Pordenone ha permesso di sgominare una banda di cittadini di origine cinese che producevano e vendevano capi di abbigliamento e accessori con marchi falsi.

Le indagini hanno preso le mosse dai controlli svolta nel corso delle festività natalizie, quando la Finanza aveva intercettato alcune autovetture, condotte da cittadini extracomunitari, all’interno delle quali erano stati trovati centinaia di articoli di abbigliamento abilmente contraffatti (giubbotti, felpe, t-shirt, camicie, pantaloni, cinture, scarpe, borse, occhiali, orologi) destinati alla vendita in un mercato parallelo e sommerso.

Gli articoli presentavano una qualità di riproduzione particolarmente elevata, tali da renderli difficilmente distinguibili dai prodotti originali.

Dopo la denuncia dei responsabili alla Procura della Repubblica, l’approfondimento degli elementi acquisiti ha consentito alle fiamme gialle di accertare i canali di rifornimento e produzione, individuando in un negozio di abbigliamento e sartoria cinese, situato nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Padova, il luogo in cui venivano di fatto confezionati i capi di abbigliamento contraffatti anche mediante l’illecita apposizione di marchi, riconducibili a varie griffes di moda, su capi di abbigliamento “no logo”, regolarmente detenuti per la vendita.

Le operazioni di perquisizione dell’esercizio commerciale, disposte dall’Autorità Giudiziaria pordenonese, hanno permesso di trovare in un locale sotterraneo, collegato alla sartoria (il cui accesso era abilmente occultato da tavole di legno poste sul pavimento), 17.000
prodotti contraffatti.

All’interno di un trolley dell’indagato è stata trovata anche la somma in denaro contante di 21.700 euro, proveniente dalle attività illecite.

I prodotti contraffatti erano messi sul mercato da un cittadino italiano il quale, all’interno di un noto social network, nella sezione del sito dedicata alle offerte commerciali – cosiddetta “market place”, proponeva per la vendita accessori ed articoli di abbigliamento di note griffe a prezzi palesemente incongrui rispetto a quelli praticati nei circuiti dell’economia legale.

Le successive attività di perquisizione, presso la sua abitazione, hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro svariati articoli riportanti marchi contraffatti.

Al termine delle operazioni la Guardia di Finanza ha denunciato undici cittadini extracomunitari (di nazionalità cinese, marocchina e senegalese) e un cittadino italiano all’Autorità Giudiziaria per i reati di cui agli articoli 474 (Commercio di prodotti con segni falsi) e 648 (Ricettazione) del codice penale.
Gli agenti hanno sequestrato 21.000 articoli di abbigliamento contraffatti (i brands riprodotti sono “Adidas”, “Armani”, “Burberry”, “Chanel”, “Colmar”, “Diesel”, “Dior”, “Fendi”, “Fred Perry”, “Geox”, “Gucci”, “Hogan”, “Lacoste”, “Luis Vitton”, “Moncler”, “Napapijri”, “Ralph Lauren”, “Ray Ban”, “Woolrich” “Zara”). Inoltre hanno sequestrato denaro contante per 21.700 euro.

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