Gorizia – Al via il giorno 18 Settembre, presso il teatro Verdi di Gorizia, il progetto denominato “SconfinataMente”, un convegno medico-scientifico che avrà come leitmotiv la “guarigione dalla psicofarmaco-dipendenza di massa”.
Verranno indicati e discussi i rischi provenienti dall’uso massivo e generalizzato degli psicofarmaci in tutte quelle attività e strutture collegate alla psicoanalisi e alle psicopatologie e si illustreranno le alternative attraverso un approccio più olistico alla salute psicofisica individuale.
L’evento sarà all’insegna innanzitutto dell’informazione di una situazione che, negli ultimi decenni, è andata fortemente peggiorando. Dalle tragicomiche scene dei primi film di Woody Allen ai dati allarmanti italiani: da recenti studi, infatti, si stima che circa 10 milioni di italiani (ovvero 1 su 6!) fanno uso di psicofarmaci. Un uso sconsiderato e prolungato, spesso anche ingiustificato, può portare al rischio di vere e proprie dipendenze, sia fisiche che mentali. Se si guarda in prospettiva più ampia, tale rischio potrebbe andare ad intaccare addirittura sfere ben più delicate come la perdita dei propri diritti (alla persona, giuridici, ecc.) e all’auto esclusione sociale, in quanto “malati”.
Per non ripetere gli errori di un passato assai recente, quando si veniva internati per un semplice eccesso di stress, di un tic nervoso o su denuncia di terzi (spesso erano gli stessi famigliari), è opportuno conoscere i rischi e la situazione odierna in campo terapeutico.
Il progetto è patrocinato dalla Regione FVG con risorse statali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Relatori e conduttori sono professionisti accreditati in ambito nazionale ed è aperto sia al pubblico (fino ad esaurimento posti per le misure anti Covid) che a figure sanitarie per i crediti ECM.
