Una “Maria Stuarda” per la regia di Davide Livermore per indagare i temi della giustizia e del rapporto fra donne e potere
Trieste – Spettacolo di grande importanza e fascino “Maria Stuarda” di Friedrich Schiller, basato su uno dei testi fondamentali della cultura europea, arriva da giovedì 19 gennaio alle 20.30 alla Sala Assicurazioni Generali e replica alla stessa ora fino a sabato 21 gennaio, domenica 22 lo spettacolo è pomeridiano, con inizio alle ore 16.
In “Maria Stuarda” Friedrich Schiller rappresenta il confronto serrato e tragico tra Maria Stuart, cattolica regina di Scozia, e la protestante Elisabetta I. In gioco c’è la corona d’Inghilterra e lo scontro sarà implacabile: le parole sono armi, capaci di uccidere. Politica, religione, potere: intrighi e passioni – pubbliche e private – si mescolano in questo violento affresco storico che Davide Livermore ambienta in una scena claustrofobica, dominata da una grande scalinata: un non-luogo in cui tutto è possibile e nella cui astrazione ritroviamo il senso della rappresentazione. Sarà corte, prigione, parco, lo spazio in cui i due opposti si specchiano e si fondono.
Attraverso questo capolavoro del 1800 Davide Livermore – che il pubblico ha apprezzato anche in televisione recentemente per le sue raffinate opere per l’inaugurazione scaligera – porta avanti un’indagine sul concetto di giustizia ed un’aspra riflessione sul rapporto tra donne e potere. La regina Elisabetta, infatti, perde progressivamente le sue caratteristiche di donna pur di vincere la sfida con la rivale. Attraverso Elisabetta, è ancora il patriarcato a riconfermare sé stesso. Al contrario, dichiara Livermore «vorremmo lasciarci ispirare da un “principio femminile del diritto”, una legge più umana, più comprensiva e dunque più giusta. Vorrei vedere il potere esercitato da una donna, e non da una regina che è proiezione del maschile». Un tema oggi attualissimo.
Ad affrontarsi sulla scena incarnando le due diverse donne, regine, visioni del mondo – che sono rappresentate da Maria ed Elisabetta – saranno due attrici bravissime e carismatiche come Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi negli splendidi costumi firmati per loro da Dolce & Gabbana.
E – sfida nella sfida – non si saprà fino all’ultimo istante a quale delle attrici toccherà il ruolo di Maria o di Elisabetta: a decidere la sorte sarà un gioco teatrale, che nel prologo dello spettacolo indicherà chi delle due attrici sarà la regina destinata a regnare e chi quella destinata a perire. La scelta del ruolo sarà affidata dunque – già in scena – alla caduta di una piuma: solo allora le due protagoniste indosseranno il costume e la sorte della loro regina per quella sera.
La musica ha quindi una propria centralità nella messinscena e scaturisce dalla creatività di due musicisti molto differenti come Mario Conte, compositore e sound designer, e Giua, cantautrice e chitarrista, che sarà sul palco insieme agli attori. Lo spettacolo è così accompagnato da una partitura dark e contemporanea che traccia una linea fra Purcell a Dowland e a Davide Rizzio, amante di Maria Stuarda e compositore di song bellissime.
Venerdì 20 novembre alle ore 18 alla Sala Bartoli, incontro dedicato allo spettacolo a cura di Paolo Quazzolo, con la partecipazione delle protagoniste: Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi.
Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.
Credit ph Alberto Terrile