Una donna di 80 anni di Villotta di Chions è morta dopo aver contratto il West Nile virus

È deceduta l’anziana di 80 anni di Villotta di Chions (Pn) che aveva contratto l’infezione da West Nile virus.

La donna è morta venerdì 19 luglio nel reparto di Neurologia dell’ospedale civile di Pordenone, dove era ricoverata in condizioni gravissime. Dopo i primi sintomi lievi, era entrata in coma irreversibile.

Al momento del ricovero, il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale aveva adottato misure di contenimento per prevenire la diffusione del virus.

I tecnici del Dipartimento hanno effettuato un sopralluogo nella zona dove la donna viveva con il marito, senza riscontrare situazioni critiche.

Tuttavia, hanno invitato il sindaco di Chions, Laura Doro, a eseguire un trattamento larvicida, che è iniziato la mattina del 19 luglio alle 8.30, nelle aree circostanti la casa della defunta, entro un raggio di 200 metri.

I primi sintomi del West Nile virus erano comparsi il 10 luglio, manifestandosi con stanchezza e inappetenza. Successivamente, la situazione è peggiorata con febbre alta ed encefalite, accompagnate da rallentamento cognitivo. Il 14 luglio la donna è entrata in coma.

La paziente viveva con il marito in una casa isolata vicino al fiume e non aveva viaggiato in altre zone, rendendo il caso autoctono. Al momento, non risultano altre persone contagiate nella zona.

Cos’è il West Nile virus

Il West Nile virus (WNV) è un virus appartenente alla famiglia Flaviviridae, trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare infette. Ecco alcune informazioni chiave sul West Nile virus:

  1. Modalità di trasmissione:
    • Il WNV viene trasmesso principalmente dalle zanzare del genere Culex, che si infettano pungendo uccelli portatori del virus. Le zanzare infette possono poi trasmettere il virus agli esseri umani e agli animali.
    • Non è comune, ma il virus può anche essere trasmesso attraverso trasfusioni di sangue, trapianti di organi, dalla madre al feto durante la gravidanza, e in rari casi, attraverso l’allattamento al seno.
  2. Sintomi:
    • La maggior parte delle persone infette dal WNV (circa l’80%) non mostra sintomi.
    • Circa il 20% sviluppa sintomi lievi come febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, vomito e, talvolta, gonfiore dei linfonodi o un rash cutaneo.
    • In casi rari (meno dell’1%), il virus può causare gravi malattie neurologiche come encefalite (infiammazione del cervello) o meningite (infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale). Questi sintomi possono includere febbre alta, mal di testa, rigidità del collo, disorientamento, tremori, convulsioni, debolezza muscolare e paralisi.
  3. Trattamento:
    • Non esiste un trattamento specifico per il WNV. Il trattamento è principalmente di supporto e mira ad alleviare i sintomi. Nei casi più gravi, può essere necessaria l’ospedalizzazione per somministrare fluidi per via endovenosa, supporto respiratorio e prevenzione delle infezioni secondarie.
  4. Prevenzione:
    • La prevenzione si basa principalmente sulla riduzione dell’esposizione alle punture di zanzara. Questo può includere l’uso di repellenti per insetti, l’indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni, l’installazione di zanzariere alle finestre e la riduzione dei ristagni d’acqua dove le zanzare possono riprodursi.
    • In alcune aree, le autorità sanitarie possono adottare misure per controllare la popolazione di zanzare, come le disinfestazioni a base di insetticidi specifici e larvicidi.

Il WNV è presente in molte parti del mondo, inclusi Africa, Europa, Medio Oriente, Nord America e Asia occidentale. I casi possono aumentare durante i mesi più caldi, quando le zanzare sono più attive.

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