Una donna caduta e due escursionisti dispersi, interventi del Cnsas in zone impervie
Udine – La stazione di Udine del Soccorso Alpino è stata impegnata dalle 15 fino a tarda serata su due interventi in zone impervie.
Stupizza
È stato un intervento laborioso e al limite della scadenza dell’orario di volo quello compiuto dai soccorritori a quota 600 metri lungo il percorso di rientro della Via Palma al Matajur.
È a quella quota, lungo un sentiero ripido che, dopo un ruzzolamento di una quarantina di metri, si è fermata la donna del 1992, del cividalese, scivolata accidentalmente.
Assieme al suo compagno di gita, che ha chiamato i soccorsi, la giovane era andata a fare una ricognizione della via Palma per poterla fare in futuro – senza percorrerla – ma al rientro lungo il sentiero ripido è caduta. Per lei politraumi e un trauma cranico.
Il tecnico di elisoccorso dell’elisoccorso regionale, attivato dalla Sores assieme alla stazione di Udine del Soccorso Alpino, è stato calato con circa cinquanta metri di verricello in un bosco ripido di latifoglie misto a sassi, seguito dal medico e dall’infermiere a loro volta verricellati.
I due escursionisti si trovavano in un posto infelice, nel cono d’ombra della montagna e indossavano abiti non facilmente visibili dall’alto: fortunatamente il bosco era in condizioni autunnali ed è così stato meno laborioso individuarli dall’alto con l’aiuto delle coordinate. È stato necessario tagliare alcuni arbusti ed effettuare delle manovre di corda per spostare la barella di una decina di metri in un punto dal quale poi la stessa barella è stata verricellata a bordo.
L’elicottero ha eseguito una seconda rotazione per imbarcare due tecnici della stazione di Udine che attendevano al campo base e che sono stati verricellati sul posto per poter accompagnare a valle – in un’ora circa di cammino – la persona che era assieme alla giovane caduta.
L’intervento si è concluso poco prima delle sei.
Taipana
Si è concluso poco prima delle 22 con il rientro a valle delle squadre dei soccorritori e dei due escursionisti incolumi, un uomo e una donna del 1987, originari di Verona, l’intervento di soccorso sulla catena prealpina di confine con la Slovenia dove, provenendo dal Monte Maggiore, gli escursionisti avevano perso l’orientamento. I due giovani, che erano partiti al mattino da Montemaggiore, hanno raccontato di aver proseguito troppo a lungo sulla linea di cresta dopo aver toccato la cima del monte per poi scendere sul versante sbagliato, lontani da qualunque sentiero segnato.
Intorno alle 16 hanno chiamato, giustamente, il Nue112. La Sores ha attivato la stazione di Udine del Soccorso Alpino e la Guardia di Finanza dopo aver rilevato le coordinate con la loro posizione a quota 1000 metri circa.
I soccorritori hanno raccomandato ai ragazzi di non muoversi dal punto individuato e di non impegnare il telefono per non scaricare la batteria – disponevano di un solo apparecchio perché uno dei due ha perso il proprio cellulare – e per poter far loro ricevere con una certa scadenza messaggi sul progressivo avvicinamento in atto. I soccorritori han potuto fruire di una pista forestale, raccomandata dal sindaco, e raggiungere quota 800 metri con il fuoristrada; dalla fine della.pista si sono mossi a piedi con le torce frontali individuando e percorrendo anche qualche vecchia traccia nera.
Grazie al sistema di tracciamento in tempo reale rilevato dalla centrale mobile del Soccorso Alpino al campo base, per il rientro assieme agli escursionisti i soccorritori han potuto essere guidati in diretta proprio dalla centrale mobile che a distanza poteva leggere i movimenti sulla mappa scegliendo una ulteriore traccia nera di rientro.