Una docente triestina al sesto posto nella classifica mondiale della rivista Nature
Trieste – Silvia Marchesan, docente di Chimica organica dell’Università di Trieste, è al sesto posto nella classifica dei ricercatori che stanno emergendo come leader nei loro campi, stilata dall’autorevole rivista scientifica Nature.
Nature Index, supplemento annuale di Nature, ha pubblicato la rassegna con i migliori profili al mondo di quelli che vengono considerati ricercatori “Rising Stars”.
Silvia Marchesan ha sviluppato un idrogel di proteine che si auto-assemblano, utile per riparare i tessuti del corpo e rilasciare farmaci, che ha il pregio di essere poco costoso ed efficace.
“Il metodo usato da Nature per individuare gli undici giovani ricercatori scientifici più brillanti al mondo risulta essere il seguente – si legge nel comunicato dell’Università di Trieste. – Nature ha selezionato i migliori profili tra 500 ricercatori di tutto il mondo che hanno pubblicato almeno un articolo nelle 82 riviste del Nature Index (che traccia le affiliazioni di articoli scientifici di alta qualità) nel 2017 e il cui primo documento scientifico è apparso meno di 20 anni fa”.
Gli 11 scienziati selezionati da Nature hanno mostrato una crescita delle citazioni anno su anno e hanno ottenuto un punteggio che gli è valsa la prestigiosa menzione.
I primi tre selezionati sono stati Dane deQuilettes, del Massachusetts Institute of Technology, per i suoi studi su come ridurre il costo dell’energia solare con la perovskite; Sarah Garfinkel, dell’Università del Sussex, per il suo lavoro su come il corpo muove la mente; Binghui Ge, dell’Accademia Cinese delle scienze, per il suo lavoro sulla microscopia a elettroni.
All’undicesimo posto troviamo un altro ricercatore italiano, Giorgio Vacchiano, del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali della Statale di Milano. Con i suoi studi Vacchiano ha aperto la strada all’uso dei modelli matematici per la gestione forestale, e ora si sta concentrando su come ottimizzare la gestione delle foreste per mitigare i cambiamenti climatici.
Silvia Marchesan si è laureata in Chimica e tecnologie farmaceutiche all’Università di Trieste nel 2004 con lode, ha poi completato gli studi di dottorato in chimica all’Università di Edimburgo in Scozia, e proseguito con la ricerca in Finlandia e in Australia.
È rientrata a Trieste nel 2013 e nel 2015 ha vinto un progetto SIR (Scientific Independence of young Researchers) del Ministero per l’Università e la Ricerca, con cui ha iniziato le sue attività di ricerca indipendenti.
Nel 2017 ha vinto la medaglia Vittorio Erspamer per la sua ricerca sui peptidi, nel 2018 è diventata Professore Associato in chimica organica e ha conseguito l’abilitazione da professore ordinario.
La sua ricerca sulle superstrutture è descritta nel suo sito web www.marchesanlab.com