Un nuovo modello di turismo per Vito d’Asio e le Valli del Friuli occidentale

Pordenone – Vito d’Asio e le valli circostanti lanciano una sfida al turismo tradizionale con un progetto innovativo che pone al centro la comunità locale e la sostenibilità. L’iniziativa, parte del programma “Valli da vivere”, mira a creare un turismo relazionale che intrecci le esperienze dei residenti con quelle dei visitatori, trasformando il viaggio in un’opportunità di connessione autentica.Il motto dell’iniziativa è ”

Il progetto coinvolge, oltre a Vito d’Asio, i comuni di Castelnovo del Friuli, Pinzano al Tagliamento, Travesio e Clauzetto, con Castelnovo come capofila.

L’amministrazione di Vito d’Asio, guidata dal sindaco Marco Ziani e dall’assessore Nila Colledani, ha scelto di valorizzare il patrimonio umano e culturale locale attraverso un approccio alternativo al turismo di massa.

Al centro del progetto vi è la Comunità accogliente, un modello che integra il turista nella vita locale, portandolo a esplorare i luoghi più cari agli abitanti e ascoltare storie e aneddoti direttamente dai narratori del territorio.

«Vogliamo portare i turisti nei nostri luoghi dell’anima, raccontati da chi vive ogni giorno questa terra», ha dichiarato il sindaco Ziani. Gli eventi preparatori hanno visto i cittadini diventare protagonisti attivi, condividendo le proprie memorie e scoprendo una nuova consapevolezza del valore del loro territorio.

Turismo relazionale

Finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Friuli Venezia Giulia tramite Montagna Leader, il progetto punta a promuovere un turismo rispettoso e inclusivo. L’obiettivo è contrastare il modello “mordi e fuggi” e offrire un’esperienza capace di coinvolgere i visitatori in modo più profondo. La cooperativa Cramars, esperta in animazione territoriale, coordina le azioni previste, tra cui laboratori e attività di narrazione.

Le storie personali e i luoghi del cuore dei residenti diventano così parte di un percorso turistico che unisce sostenibilità e autenticità. L’approccio, che integra il racconto con l’esperienza diretta, si traduce in una rete di narratori locali che fungono da custodi del territorio, accompagnando i visitatori alla scoperta delle valli. Questo processo mira a trasformare la regione in una destinazione accogliente e attiva tutto l’anno.

Sostenibilità e co-progettazione per il futuro delle valli

La visione del progetto si basa su due pilastri: sostenibilità e integrazione. I principi di inclusività, scambio culturale e rispetto per l’ambiente sono fondamentali per costruire un modello di turismo che rafforzi il legame tra comunità e territorio. La coprogettazione partecipativa, che coinvolge residenti, operatori economici, associazioni e turisti, è al centro di questo approccio innovativo.

Attraverso il “pensatoio” ArzinOLTRE, la comunità sta delineando una visione condivisa per il futuro delle valli, lavorando per garantire che lo sviluppo turistico sia armonioso e coerente con l’identità locale. In questo modo, Vito d’Asio e i comuni limitrofi non solo preservano la loro autenticità, ma si propongono come esempio di un nuovo modello di turismo, capace di unire il valore del passato con una prospettiva sostenibile per il futuro.

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