Udine, uomo senza fissa dimora ucciso a coltellate: confessa l’assassino
Udine – È un cittadino italo brasiliano di 28 anni, Bruno Macchi, residente a Udine, l’uomo che, fermato dalla Polizia ed arrestato, ha confessato di essere l’autore dell’uccisione di Luca Tisi.
Come è emerso dalle indagini, l’omicida ha infierito sulla vittima colpendolo con decine di coltellate per circa 4 minuti.
Lo ha spiegato, in conferenza stampa, il Procuratore Massimo Lia, raccontando le tappe che hanno portato gli investigatori a risalire al presunto assassino, che in seguito ha confessato.
“Poco dopo le 5 circa di sabato mattina dalle telecamere si vede un soggetto incappucciato che arriva in bicicletta ed entra nella galleria, dove staziona per circa 4 minuti. Poi esce, si attarda nei pressi della roggia, quindi sempre in bicicletta si allontana. Altre telecamere lo inquadrano circa 25 minuti più tardi in via Deciani, mentre fa rientro nella propria abitazione”.
Lia ha spiegato che all’accusa di omicidio saranno con ogni probabilità contestate le aggravanti dei futili motivi, della crudeltà e della minorata difesa.
L’autopsia sarà disposta nelle prossime ore.
Si è appreso anche che è stata trovata l’arma del delitto: si tratta di un coltello seghettato, da sub, che lo stesso Macchi ha consegnato agli investigatori nel corso della perquisizione. In queste ore l’arma è ancora al vaglio della Scientifica: presentava residui di sangue.
La Procura della Repubblica di Udine aveva disposto il 19 aprile un fermo di indiziato di delitto nei confronti di Macchi,che era stato interrogato dinanzi ai difensori dal Pubblico Ministero in ordine all’omicidio del senza tetto.
L’attività di polizia giudiziaria, esperita sin dalle prime ore dagli agenti della Squadra Mobile della Questura udinese, coadiuvati da quelli delle Volanti e della Polizia Scientifica, sotto la direzione della Procura, ha consentito di raccogliere allo stato attuale delle indagini preliminari gravi indizi di reità a carico dell’uomo, condotto al termine dell’interrogatorio presso la locale Casa Circondariale.
I fatti
All’alba di sabato 15 aprile un uomo di 59 anni, senza fissa dimora, originario di San Vito al Tagliamento (Pn) era stato trovato morto, in una galleria di Udine.
Il corpo dell’uomo, che riportava evidenti segni di aggressione, era stato scoperto da una donna che, intorno alle 5:30, stava rientrando a casa e che ha subito chiamato la Polizia.
Sul luogo del ritrovamento era giunto il personale sanitario della Sores, che non aveva potuto far altro che prendere atto del decesso.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia scientifica, della Squadra Volante e della Squadra mobile, con il medico legale.
A quanto si è appreso, l’uomo da circa due anni era solito trovare riparo per la notte all’interno della galleria.
“Stiamo indagando per omicidio e questo è l’unico elemento certo che ci ha fornito il medico legale: per il resto, non abbiamo novità investigative di rilievo e gli accertamenti proseguono a 360 gradi”. Lo aveva reso noto alle agenzie di stampa il Procuratore di Udine, Massimo Lia.
I soccorritori lo avevano trovato con un taglio alla gola e un vasto ematoma al capo.
Gli investigatori hanno vagliato le telecamere della videosorveglianza comunale e quelle delle attività commerciali che si affacciano sulla galleria: alcuni esercenti le avevano consegnate immediatamente alla Polizia per cercare di accelerare l’iter per l’individuazione dei responsabili.