Ubriachezza e violenza a Udine: divieti per alcol e vetro, potenziate le pattuglie a piedi

Udine – Il Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è riunito in Prefettura a Udine ha stabilito limitazioni alla vendita di alcolici sia nei pubblici esercizi che nei negozi.

I provvedimenti, validi per i due mesi estivi, si propongono di prevenire gravi episodi come quelli avvenuti sabato 22 giugno: l’accoltellamento di un cittadino sudamericano, grave ma fuori pericolo, e l’aggressione dell’imprenditore giapponese Shimpei Tominaga, ricoverato in fin di vita all’ospedale e per il quale è stato avviato l’accertamento sulla morte cerebrale.

Le misure per prevenire la violenza
  • divieto di vendita di bottiglie di alcol di vetro da asporto dopo le 21;
  • divieto dall’una di notte di somministrazione di alcolici nei locali;
  • controlli a tappeto sulla presenza di vetro in strada, talvolta utilizzato come arma impropria da persone in stato di alterazione;
  • potenziamento delle pattuglie a piedi di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale nelle vie del centro, specie nei fine settimana.
Confcommercio difende i pubblici esercizi

Confcommercio Udine, con il presidente mandamentale Giuseppe Pavan, è intervenuta sulle misure decise dal comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico.

«La città ha subito un altro, drammatico episodio di gratuita violenza – scrive Pavan – e la reazione delle istituzioni è fortunatamente stata immediata. Ben venga il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine, con le quali Confcommercio come associazione e le imprese collaborano da sempre, nella consapevolezza di svolgere un ruolo sociale, oltre che economico».

Quello che Confcommercio respinge è però la previsione di un divieto di vendita di alcolici nei locali pubblici, con restrizioni anche sulla somministrazione.

«Proprio per l’esperienza e la responsabilità degli esercenti – conclude Pavan assieme al responsabile dei pubblici esercizi del mandamento Giovanni Pigani –, non riteniamo corretto considerarli parte del problema. La loro funzione di monitoraggio del centro città, al contrario, può essere un utile supporto all’azione delle forze dell’ordine».

 

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