Trovato senza vita il giovane che aveva tentato di scalare in solitaria lo Spigolo Deye Peters nelle Alpi Giulie
Malborghetto Valbruna (Ud) – È stato ritrovato senza vita giovedì 22 settembre l’alpinista padovano 25enne disperso da ieri nelle Alpi Alpi Giulie Occidentali.
Grazie al fiuto del cane Asia che è stato portato sul nevaio sottostante l’attacco dello Spigolo Deye Peters, la via che il giovane aveva intenzione di scalare in solitaria, è stato possibile concentrarsi su una buca presente sul manto e individuare il corpo sul fondo della stessa buca.
I tecnici del Soccorso Alpino si sono calati per una decina di metri e e lo hanno recuperato riportandolo in superficie.
Le ricerche erano scattate alle 21 di mercoledì 21 nel gruppo del Jôf Fuart, dopo una segnalazione ricevuta dal gestore del Rifugio Pellarini.
Quest’ultimo ha riferito al Nue112 il mancato rientro di un giovane di 25 anni di Padova partito la mattina alle 5 dal rifugio con l’intento di scalare il Deye Peters alla Torre delle Madri dei Camosci.
Il gestore ha riferito che ha tentato di dissuadere il giovane dal suo intento, senza riuscirvi. Lungo tutta la giornata lo stesso gestore aveva a più riprese tenuto sotto osservazione lo spigolo con il binocolo, senza però mai vedere nessuno scalarlo.
Il giovane aveva anche detto al gestore che gli avrebbe fatto sapere qualcosa in merito alle sue decisioni, ma non è giunta alcuna notizia.
Si erano subito attivate la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e la Guardia di Finanza: sei tecnici si sono portati in quota al Pellarini ed hanno cominciato a perlustrare l’attacco della via, per quanto è stato possibile esplorare con le torce.
Sono arrivate a rinforzo due Unità Cinofile del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza, gli speleologi del Soccorso Speleologico FVG ed i Vigili del Fuoco di Tarvisio.