Trieste, operazioni della Polizia di Frontiera: cinque arresti tra passeur e latitanti
Trieste – Nei controlli effettuati tra il 5 gennaio e il 3 febbraio, la Polizia di Frontiera di Trieste ha arrestato cinque persone, tra cui due latitanti e tre passeur coinvolti nel favoreggiamento dell’immigrazione irregolare.
Passeurs fermati tra Muggia e Basovizza
Il primo arresto è avvenuto la sera del 20 gennaio a Muggia, dove un uomo di cittadinanza polacca di 36 anni è stato sorpreso mentre cercava di introdurre illegalmente in Italia una famiglia di origine turca con un bambino piccolo. L’uomo, fermato nei pressi della galleria di Montedoro, aveva trasportato i tre a bordo della sua auto con targa polacca. Gli agenti hanno notato la famiglia mentre scendeva da un autobus di linea e, insospettiti, hanno approfondito i controlli, scoprendo che avevano viaggiato proprio con l’uomo di cittadinanza polacca. Per lui sono scattate le manette con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e ora si trova nel carcere di Trieste.
Un episodio simile è avvenuto il 1° febbraio al valico di Basovizza, dove la polizia ha fermato un’auto con targa tedesca a bordo della quale viaggiavano quattro persone di cittadinanza turca prive di documenti validi. Alla guida c’erano un giovane di cittadinanza croata di 19 anni, residente in Germania, e un giovane di 17 anni, di cittadinanza tedesca. Durante la perquisizione del veicolo, gli agenti hanno trovato coltelli, una noccoliera e banconote false. I due ragazzi sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e possesso di armi, mentre il minore è stato accusato anche di falsificazione e introduzione di monete contraffatte. Il 19enne è stato trasferito in carcere, mentre il 17enne è stato affidato a una struttura idonea.
Due latitanti bloccati a Fernetti
Sempre nell’ambito dei controlli di frontiera, la Polizia ha arrestato due latitanti ricercati a livello internazionale.
Il primo, un uomo di cittadinanza romena di 53 anni, è stato fermato il 27 gennaio al valico di Fernetti mentre viaggiava con due connazionali. Su di lui pendeva un mandato d’arresto europeo emesso dalla Spagna per reati gravi, tra cui truffa, falsificazione di documenti, riciclaggio e associazione per delinquere. Condannato a 26 anni di carcere, è stato trasferito nella casa circondariale di Trieste, in attesa delle procedure di estradizione.
Il secondo arresto è avvenuto il 3 febbraio, sempre a Fernetti, quando la polizia ha bloccato un 36enne di cittadinanza ucraina, destinatario di un mandato di cattura per rapina aggravata in concorso. L’uomo, passeggero di un’auto con targa ucraina, era ricercato dalle autorità del suo Paese dal gennaio dell’anno scorso. Ora si trova nel carcere triestino, in attesa delle decisioni della Corte d’Appello.
Controlli rafforzati ai confini
Gli arresti rientrano nell’intensificazione dei controlli lungo la frontiera, potenziati dopo la sospensione temporanea dell’Accordo di Schengen. La Polizia di Stato continua a monitorare con attenzione i flussi migratori e i passaggi ai valichi per contrastare l’immigrazione irregolare e garantire la sicurezza del territorio.