Trieste capitale mondiale della Scienza 2024
Trieste – “Con il Bsbf, Trieste sarà nel 2024 capitale mondiale della scienza e importante centro di connessione tra essa e il mondo delle imprese. Un evento che certifica il salto di qualità che la nostra regione ha compiuto in questi anni per consolidare la propria centralità in campo scientifico, attraverso il lavoro di numerose realtà di eccellenza.
Stiamo investendo con convinzione nei settori delle scienze della vita, dell’idrogeno e in tutti i processi verso la transizione energetica e digitale che possano rendere competitivo il territorio e offrire nuove opportunità di sviluppo a livello internazionale”.
Così il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga è intervenuto oggi al Trieste convention center in occasione della visita del comitato organizzatore internazionale del Big science business forum (Bsbf), che si terrà a Trieste dal primo al quattro ottobre 2024.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche l’assessore regionale alla Ricerca Alessia Rosolen, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il presidente di Area science park Caterina Petrillo.
Il Bsbf è un evento incentrato sull’innovazione tecnologica e orientato al business e si presenta come una sorta di sportello unico per le imprese europee e gli altri stakeholder per conoscere i futuri investimenti e gli appalti delle grandi organizzazioni scientifiche europee.
L’edizione di Trieste 2024, la terza dopo Copenaghen 2018 e Granada 2022, è frutto di un lavoro condiviso che, oltre alla Regione, ha coinvolto anche PromoTurismoFvg e l’ente nazionale di ricerca Area Science Park.
“La Regione ha creduto fortemente in questo progetto, con un importante supporto da parte dei ministeri, degli enti di ricerca – ha rimarcato Fedriga – . È la prima volta che in Italia si svolge un forum dedicato alla Big science e pensiamo che Trieste sia una location ideale alla luce del ruolo che ricopre su scala internazionale nell’ambito della ricerca”.
Il governatore ha inoltre sostenuto come il Bsbf abbia “una valenza fondamentale anche sotto l’aspetto geopolitico. Le principali sfide del futuro potranno trovare compimento solo se la connessione tra scienza e imprese sarà in grado di aumentare la competitività delle democrazie europee.
Da qui deve discendere un forte senso di responsabilità, con la consapevolezza che l’attività di ricerca può essere determinante anche per il futuro democratico del nostro continente.
In questo contesto – ha proseguito Fedriga – credo che il Friuli Venezia Giulia possa diventare sempre più la cerniera che unisce le aree occidentale e centro-meridionale dell’Europa. I grandi eventi e gli investimenti che si stanno concretizzando nel nostro territorio lo dimostrano”.