Tre interventi del Soccorso Alpino in Friuli Venezia Giulia domenica 6 aprile

FVG – La bella giornata di domenica 6 aprile ha attirato molti escursionisti in montagna, portando a tre interventi del Soccorso Alpino regionale in diverse zone della regione.

Arrampicatore si lussa una spalla sulla Napoleonica

A Trieste, le operazioni di soccorso si sono concluse intorno alle 19:30 presso la falesia della Napoleonica. Un arrampicatore triestino di 35 anni ha subito la lussazione di una spalla mentre scalava da primo di cordata nel settore Parallele.

Una decina di soccorritori, tra cui tre speleologi che si trovavano nelle vicinanze per un’esercitazione e due infermieri del Soccorso Alpino, sono intervenuti scendendo a piedi lungo il sentiero che conduce al settore. Anche i Vigili del Fuoco erano presenti sul posto.

Date le forti condizioni di dolore dell’infortunato e l’impossibilità di farlo risalire autonomamente, i soccorritori hanno stabilizzato l’uomo e lo hanno adagiato in barella. Il piano iniziale di calarlo sulla sottostante strada del Friuli si è rivelato particolarmente complesso a causa di alberi e di una struttura paramassi che avrebbero richiesto più riprese di calata con riposizionamento della barella.

Fortunatamente, si è poi reso disponibile l’elisoccorso, precedentemente impegnato in altre operazioni, che ha recuperato la barella con il verricello superando gli ostacoli naturali e artificiali. L’arrampicatore è stato quindi valutato dal personale medico dell’automedica del 118 e trasportato all’ospedale di Cattinara.

Trauma facciale per scialpinista sul Monte Tamai

Tra le 12:30 e le 14:00, la stazione di Forni Avoltri è intervenuta insieme all’elisoccorso regionale e a un medico del Soccorso Alpino per assistere un uomo di 51 anni della zona di Tolmezzo che ha subito un trauma facciale.

Lo scialpinista, che partecipava alla “Scialpinistica del Monte Tamai”, è finito fuori pista durante la discesa nei pressi dei Laghetti, impattando contro un tratto di strada asfaltata. È stato prontamente raggiunto da un medico del Soccorso Alpino presente nel comprensorio, che lo ha assistito fino all’arrivo dell’eliambulanza.

Escursionisti disorientati recuperati nei pressi di Venzone

Un terzo intervento ha avuto luogo nei pressi di Venzone, dove due escursionisti locali hanno richiesto assistenza poco dopo le 16:00. La coppia ha riferito di aver perso la traccia del sentiero dopo aver smarrito il cellulare su cui avevano la mappa.

I due si trovavano su un terreno scosceso e difficile a quota 1600 metri, nei pressi di una traccia classificata come “nera” lungo il Rio Lavaruzza, lontano dal sentiero ufficiale. Stavano rientrando dal rifugio Bellina (o ricovero Casera Cjanguart), che avevano raggiunto partendo da Portis.

Prudentemente si sono fermati in attesa dei soccorsi. L’elisoccorso ha effettuato un primo sorvolo per localizzarli, per poi tornare al campo base e caricare un altro tecnico per un secondo tentativo. Una volta individuati, l’elicottero ha sbarcato con il verricello il tecnico di elisoccorso e il secondo tecnico, i quali hanno predisposto il recupero dei due escursionisti utilizzando il triangolo di evacuazione.

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