Trasformatori di media tensione: tutto quello che c’è da sapere
I trasformatori di media tensione sono dispositivi essenziali per la distribuzione di energia elettrica in impianti a media tensione (generalmente fino a 36 kV). Hanno infatti il delicato ma fondamentale compito di modificare la tensione, permettendo così di passare dai valori elevatissimi tipici delle linee di distribuzione a quelli, molto più bassi, necessari per gli usi industriali, commerciali o domestici, adattando quindi l’energia alle esigenze specifiche del sistema o dell’utente finale.
I trasformatori media tensione forniscono valore e affidabilità, garantendo il corretto funzionamento non solo di macchinari industriali, ma anche di utensili e apparecchi elettronici che vengono utilizzati quotidianamente.
Come sono fatti i trasformatori di media tensione
I trasformatori di media tensione sono formati da componenti che ne permettono il corretto funzionamento in ogni applicazione. Tra questi troviamo il nucleo, generalmente formato da lamierini in lega ferro-silicio al 4% o 5%, che rappresenta il cuore del trasformatore e una serie di avvolgimenti in rame, che servono a trasferire l’energia elettrica dal circuito primario a quello secondario.
Ci sono poi le bobine, il circuito in ingresso e in uscita e il serrapacco. Alcuni trasformatori di media tensione sono anche provvisti di valvole di pressione che, qualora si verificasse un guasto interno, evitano danneggiamenti ed esplosioni, mentre nei trasformatori ad olio è anche presente un sistema di raffreddamento.
Tipologie di trasformatori di media tensione:
I trasformatori di media tensione possono essere di potenza oppure di distribuzione. I primi vengono utilizzati nei grandi impianti industriali e nelle stazioni di distribuzione, mentre i secondi sono ideali per piccoli impianti, come ad esempio nelle applicazioni residenziali o commerciali.
Inoltre, possono essere monofase o trifase, che sono anche i più comuni e diffusi e servono in tutti quegli impianti e sistemi in cui l’energia è distribuita su tre fasi. Anche il raffreddamento è un fattore chiave per garantire il corretto funzionamento e la durata del trasformatore.
Esistono trasformatori ad aria (adatti per ambienti poco umidi e senza rischi di incendio) e trasformatori ad olio (più compatti ed efficienti dal punto di vista della dissipazione del calore, ma più inquinanti e rischiosi per possibili perdite).
Come vengono utilizzati
I trasformatori di media tensione, progettati per ridurre al minimo le perdite di energia durante il processo di trasformazione, sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni. Sono prima di tutto il dispositivo essenziale per collegare le reti di alta tensione a quelle di bassa tensione, riducendo la tensione per l’uso domestico, commerciale o industriale.
Forniscono energia elettrica a macchinari e impianti industriali operanti a media tensione e a dispositivi elettronici domestici, garantendone il funzionamento corretto e la totale sicurezza.
Trovano, inoltre, impiego anche per applicazioni in ambienti difficili o pericolosi. Dotati di numerosi sistemi di protezione, i trasformatori di media tensione sono sicuri e progettati per resistere a condizioni di lavoro difficili e per tutelare l’incolumità degli operatori al lavoro con utensili elettrici.
Rappresentano infine una soluzione ottimale per i sistemi di energia rinnovabile in quanto trasformano la tensione prodotta da impianti fotovoltaici ed eolici per l’integrazione nella rete di distribuzione.