Tragedia in una famiglia di origini albanesi: il marito uccide la moglie a coltellate
Gorizia – Una donna, la signora Migena Kellezi, 30 anni, di origini albanesi, è stata uccisa dal marito a coltellate al termine di una lite scoppiata nella loro abitazione a Gradisca d’Isonzo (Go). Il drammatico episodio è avvenuto attorno alle nove della mattina di mercoledì 8 novembre.
Al momento del delitto, nell’abitazione, si trovava anche il loro figlio di otto anni. Non è chiaro se abbia assistito all’uccisione della madre.
È stato lo stesso assassino, 37 anni, anche lui di nazionalità albanese, a chiamare i carabinieri. Sul posto sono giunti anche i soccorsi del 118 ma purtroppo la donna era già priva di vita per le terribili ferite inferte. L’uomo si è poi costituito ai militari dell’Arma.
Secondo quanto si apprende, erano già avvenute in passato liti tra i coniugi.
Sull’omicidio indagano i carabinieri della Compagnia di Gorizia, su mandato del pm della Procura del capoluogo isontino.
Informato dell’episodio, il Ministro dell’Interno Marco Minniti, in audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, ha detto: “C’è un dato che preoccupa: in un quadro che vede una generale diminuzione di reati, rimane tuttavia inalterato o aumenta il numero delle donne vittime: questo è inaccettabile”.
Dal 2011, ha spiegato il ministro, si è registrato un calo degli omicidi da 554 a 400 nel 2016 a 258 nel 2017. In diminuzione anche quelli in famiglia. Tuttavia, ha sottolineato, “sono in aumento le vittime di sesso femminile di omicidi in famiglia nel 2016 e nel 2017. Nel 2011 erano il 61% del totale, nel 2016 sono salite al 73% e nei primi nove mesi di quest’anno siamo al 71% (61 donne vittime di omicidi in famiglia)”.