Tempesta Vaia: audizione in Consiglio sull’andamento degli interventi di ripristino
Trieste – Si è svolta davanti alla IV Commissione del Consiglio regionale l’audizione sull’andamento degli interventi seguiti alla tempesta Vaia, che ha colpito il Friuli Venezia Giulia alla fine dell’ottobre 2018, per la quale era stato decretato lo stato di emergenza regionale.
Il punto è stato fatto da Riccardi insieme agli assessori alle Risorse agricole e forestali Stefano Zannier e all’assessore all’Ambiente ed Energia Fabio Scoccimarro
“Tra quelle già concluse e quelle da convocare nelle prossime settimane saranno gestite dalla Protezione civile ben 250 conferenze dei servizi – ha reso noto Riccardi -, il che rappresenta uno sforzo la cui portata si può bene immaginare”.
A disposizione della cabina di regia, guidata dal vicegovernatore, che ha anche la delegata alla Protezione civile, ci sono stanziamenti globali pari a 450 milioni, di cui 370 statali (168,6 per il 2019, 105,1 per il 2020, 96,1 per il 2021) e 80 regionali, 4,6 milioni dei quali furono impegnati immediatamente dopo la calamità.
Due le linee guida degli interventi: per quanto riguarda quelli immediati e urgenti nei settori dell’edilizia pubblica compresa la manutenzione e la sicurezza della manutenzione della rete viaria e del dissesto idrogeologico dei territori colpiti, che ammontano a 73,6 milioni, per il 12 per cento degli importi (224 interventi sui 472 totali) si parla di lavori conclusi o in corso. Per gli interventi strutturali e infrastrutturali finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico nonché all’aumento del livello di resilienza delle strutture e infrastrutture colpite si contano 121 interventi del valore di 74,6 milioni da avviare entro l’anno. Per entrambe le linee di azione il cronoprogramma prevede che entro il 12 settembre sia stata impiegata il 70 per cento della spesa riconosciuta.
Sul versante delle Risorse forestali, l’assessore Zannier ha confermato che su una superficie investita dal maltempo di 3700 ettari il volume a terra è stimato in 700mila metri cubi. A valere sul Fondo emergenza forestale 330 sono le domande di aiuto presentate, quasi 5 milioni di euro di aiuti richiesti, 4 milioni valutati ammissibili e fin qui 2,3 milioni concessi. Gli ettari al momento interessati dalle richieste di finanziamento sono circa 2.200 (su 3.700), per una massa legnosa lorda da estrarre di 450mila metri cubi. Per la parte finora scoperta di domande, Zannier ha anticipato che si potrà dare risposta in sede di assestamento di bilancio. L’aiuto è concesso in regime de minimis.
Le operazioni di ripristino e rimboschimento si avvalgono invece di 3,3 milioni di euro attinti alla misura 8.4 del Psr (Programma di sviluppo rurale), mentre altri 5,5 milioni premiano interventi di viabilità forestale.
Scoccimarro ha illustrato gli interventi legati alla direzione Ambiente: sono 14 in tutto, distribuiti tra servizio geologico (interventi di consolidamento e mitigazione del rischio) e servizio difesa del suolo, per un importo globale di 22 milioni.
L’intervento più imponente sotto il profilo finanziario – per un importo di 4 milioni – riguarda il torrente But ed è stato suddiviso in due lotti, con 11 Comuni coinvolti.
In tutti gli interventi i lavori andranno avviati entro la fine dell’anno, anche se Scoccimarro ha evidenziato il rischio che nel ripristino all’isola di Porto Buso in area gradese vadano messi in preventivo possibili rallentamenti dovuti all’interesse archeologico della zona e ai doverosi adempimenti procedurali che esso può richiedere.
(Foto Val Cimoliana: Lorenzo Cardin©)