Stato di calamità per le colture colpite dalla cimice asiatica, copertura dell’80% dei danni
Udine – Per Confagricoltura Fvg è una buona notizia la decretazione del ministero delle Politiche agricole per la dichiarazione dello stato di calamità e per l’avvio del ristoro degli ingenti danni subiti dai produttori, nel 2019, per l’infestazione di cimice asiatica (Halyomorpha halys) in Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna.
“È stata accolta – osserva Philip Thurn Valsassina, presidente di Confagricoltura Fvg – la nostra richiesta di intervenire al più presto con il Fondo di Solidarietà Nazionale che è stato appositamente finanziato con 80 milioni dall’ultima legge di bilancio”.
In particolare, potranno essere concessi: contributi in conto capitale fino all’80 per cento del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria; prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell’anno in cui si è verificato l’evento e in quello successivo; proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell’anno in cui si è verificato l’evento; esonero parziale (fino al 50 per cento) dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e dei propri dipendenti.
“Però – specifica Thurn Valsassina – per gli agricoltori danneggiati e ora nel pieno manifestarsi dell’emergenza COVID-19 sarà opportuno ampliare i termini per la presentazione delle domande di intervento. Attendiamo che terminino in tempi rapidi le istruttorie nelle altre regioni, per provvedere così a una nuova dichiarazione dello stato di calamità. Andrà poi varato, al più presto, il Decreto che consenta l’utilizzo degli antagonisti naturali della cimice”.
A questo ultimo passaggio, dopo l’approvazione del Ministero dell’Ambiente, manca solo il via libera della Conferenza Stato-Regioni.