Squilibri tra Regioni per vaccini anti-Covid: impegno di Commissario straordinario e Protezione civile

Roma – Sul tema dell’andamento delle vaccinazioni nelle regioni italiane, il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca il 20 marzo, ha dichiarato che “non ci sono regioni più indietro di altre, ma ci sono regioni che hanno avuto problemi organizzativi che stanno risolvendo. Ritengo che procederanno in linea con il piano”.

“Insieme con il capo della Protezione Civile, l’amico Fabrizio Curcio, stiamo facendo delle survey per vedere come potere, organizzativamente, supportarle meglio. Nei rapporti con i presidenti delle Regioni devo dire che ci stiamo mettendo d’accordo bene per andare al passo con il piano” ha concluso Figliuolo.

A livello nazionale, dall’inizio del mese di marzo, riferisce una nota dell’ufficio del commissario straordinario per emergenza Covid, il numero di punti vaccinali è cresciuto di circa il 25%, passando da 1510 a 1868, e nello stesso periodo è stato superato il numero di 3 milioni di dosi somministrate, portando a 7,5 milioni il numero totale di persone che hanno ricevuto il vaccino dall’inizio della campagna.

In Friuli Venezia Giulia sono state somministrate finora quasi 175.000 dosi: ciò significa che quasi il 15% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Le dosi disponibili in FVG sono 221mila. Il tasso di utilizzo delle dosi è pari all’80%.

Il ruolo della Protezione Civile

Ottimista anche il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio: “Il messaggio è che bisogna fare il vaccino perché proteggiamo noi e soprattutto proteggiamo gli altri” ha detto.

“Abbiamo attivato in modo ancora più forte e sensibile il coordinamento nazionale di Protezione civile – ha spiegato – ieri abbiamo fatto il secondo comitato di Protezione civile che riunisce tutte le strutture e componenti del sistema nazionale con le Regioni e i volontari”.

“Un lavoro per limare quei disequilibri che a livello regionale esistono. E credo – ha aggiunto – che siamo a un buon punto di condivisione con le Regioni. Ieri ho attivato il volontariato nazionale e territoriale di Protezione civile e tutte le strutture sono autorizzate ad operare. Oggi le Regioni sanno che possono attivare il loro volontariato e che hanno copertura nazionale”.

“Noi – ha concluso – abbiamo 300mila volontari ma non so quanti saranno impegnati. Saranno impegnati quelle migliaia che le Regioni chiameranno a supporto delle strutture vaccinali”.

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