Spaccio di droga agli studenti in un internet point di Udine. Dieci arresti e 17 denunce
Udine – I Carabinieri di Udine hanno arrestato 10 persone e denunciate 17 con l’accusa di spaccio di droga agli studenti. Nell’ambito della stessa operazione sono stati sequestrati circa due chili di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.
Le persone indagate sono richiedenti asilo provenienti da Afghanistan e Pakistan ed un cittadino marocchino. Le misure sono state chieste e ottenute dal pubblico ministero Andrea Gondolo.
Quattro di loro, tre richiedenti asilo originari del Pakistan di 22 e 28 anni, senza fissa dimora, e un connazionale di 35 anni, titolare di un internet point situato in via Aquileia, considerato il principale luogo di incontro tra fornitori e acquirenti, sono stati arrestati nei giorni scorsi in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Udine, Emanuele Lazzaro.
Un quinto richiedente asilo, cittadino pachistano, irreperibile, è ancora ricercato. Altri sei cittadini stranieri erano già stati arrestati in flagranza durante le indagini.
L’indagine, denominata “Sadikì” (“amico” in arabo), è iniziata a settembre 2017. Nel corso delle attività, gli agenti hanno svolto servizi di pedinamento, osservazione e controllo, con l’ausilio di attività tecnica di intercettazione.
Nel mirino degli inquirenti, l’internet point gestito da uno degli arrestati, al cui interno sono stati sequestrati documenti utili a comprovare l’attività di spaccio, telefoni cellulari, personale computer e tablet oltre a 600 euro in contanti considerati provento dell’attività illecita.
I Carabinieri della sezione operativa del Norm di Udine nel corso dell’inchiesta hanno individuato i richiedenti asilo che procacciavano l’hashish, che arrivava principalmente da fuori regione tramite corriere e veniva poi nascosto nei dintorni della stazione del capoluogo friulano.
Da lì gli spacciatori si approvvigionavano dello stupefacente, ceduto poi in piccole dosi, da 2, 5 o 10 grammi, nelle zone prossime alla stazione ferroviaria e delle corriere, abitualmente frequentate da studenti.
Le attività di osservazione avevano consentito di documentare nel periodo di monitoraggio, tra settembre 2017 e luglio 2018, circa 120 cessioni di droga per un ammontare complessivo di 9 chili di hashish, per un valore complessivo, al dettaglio, di 90 mila euro.