Trieste – Martedì 2 Agosto 2022 alle ore 18.30, allo Spazio Arcolab di Trieste, s’inaugura “The” di Lili Farhadi. “The” è il nome della sua collezione che non ha un significato preciso e addirittura non è pronunciabile nella sua lingua madre, il persiano. Perchè proprio questo titolo?
“Sono una narratrice e se non posso narrarlo, lo dipingerò…”, così l’artista iraniana delinea l’intento della sua personale che sarà visitabile negli spazi di Arcolab sino al 7 agosto. Un esplosioni di colori la sua cifra stilistica, una combinazione di linee ed immagini che restituiscono energia e spunti di riflessione. Lili proviene da una terra piena di storie, storie che spesso non raggiungono mai il pubblico e non vengono mai raccontate.
“Come donna – continua Farhadi – in questo mondo frenetico ed esploso, pieno di ronzii e censure, sono stata costretta a non mostrarmi” e sono stati una serie di imperativi categorici indipendenti dalla sua volontà come: “Non parlare. Non dire. Non comunicare. Non vedere. Non esistere. Non fare questo. Non fare quello, ma guarda…” che l’hanno spinta a esprimersi così. Lili racconta alcune di quelle storie di cui “non si può parlare” e le regala al suo pubblico. L’artista crea i suoi dipinti con i media digitali componendo strati di colori realizzati con i suoi schizzi, i suoi disegni e le sue fotografie. Dà nuova vita a queste stratificazioni aggiungendo materiali quali l’acrilico, le matite e il pennarello sulla stampa digitale.
Gli artisti hanno il pregio con la loro sensibilità, di tradurre il sentire e renderlo universale per innescare un processo d’identificazione collettivo, Lili Farhadi mostrandosi con la sua pittura ci da conferma di quanto abbiamo solo intuito: “Eccomi qui con le mie storie da raccontare, guardatele, magari dentro ci troverete le vostre…”
Lili Farhadi, classe 1974 nasce a Teheran. Cresciuta in una famiglia dal background artistico, ha studiato grafica all’università e dopo aver conseguito la laurea ha lavorato per società pubblicitarie e come designer freelance. Attualmente insegna a livello accademico e gestisce una scuola di arti visive per persone con disabilità.
Ha esposto i suoi lavori in moltissime mostre nel suo paese e all’estero, ne citiamo alcune: con “Niavaran Art and Culture Center” era presente alla 8a Biennale della Società iraniana dei designer grafici a Teheran nel 2000; “A Colorful Report of My Clicks” la sua personale di pittura presso Kargah Honar (Art Studio) sempre a Teheran nel 2011; a Utrecht nei Paesi Bassi era presente con “The Untolds” e “Multifaceted Minds”, un’esibizione di fotografia sperimentale alla Maan Art Gallery a Zanjan nel 2019.
