Sicurezza e prevenzione: il bilancio della Questura di Trieste sull’attività 2024

Trieste – “La città è cambiata negli anni ma non è insicura”, ha affermato il questore di Trieste Pietro Ostuni, tracciando il bilancio dell’attività della locale Questura per il 2024 nel corso di una conferenza stampa svoltasi l’11 gennaio.

Il dato più significativo riguarda la crescita di persone che transitano in città: un milione e mezzo tra turisti, studenti e visitatori, un numero decisamente superiore rispetto alle poche centinaia di migliaia di qualche anno fa.

Questo incremento ha inevitabilmente portato nuove sfide in termini di sicurezza, ma il questore ha sottolineato come l’impegno delle forze dell’ordine abbia garantito un contrasto efficace alla criminalità.

Nel corso dell’anno passato, sono state arrestate 172 persone e denunciate 3.123 per reati di varia natura. Gli agenti della Questura hanno inoltre effettuato 73.243 controlli e verificato 17.304 veicoli e 35.400 documenti.

Sono stati organizzati 49 servizi straordinari, una media di due a settimana, in collaborazione con Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale. Tali interventi coordinati hanno rappresentato un pilastro dell’attività preventiva, affrontando con efficacia situazioni di rischio e garantendo una presenza capillare sul territorio.

Pur non fornendo dati sulla delittuosità, che saranno oggetto di una conferenza specifica in Prefettura nelle prossime settimane, il questore Ostuni ha sottolineato come i fatti criminosi siano aumentati rispetto al passato. Tuttavia, ha rassicurato che i crimini più gravi vengono risolti nella loro totalità e che si lavora con determinazione anche per affrontare gli altri.

Tra le situazioni più complesse, è stato evidenziato l’aumento del numero di minori stranieri non accompagnati, fenomeno che richiede un’attenzione particolare in termini di prevenzione e intervento.

Un aspetto cruciale dell’attività della Questura è rappresentato dagli avvisi orali, con 93 notifiche emesse nel 2024, molte delle quali destinate proprio a minori non accompagnati, anche in applicazione del Decreto Caivano. Questo strumento, ha spiegato Ostuni, permette di intervenire in maniera preventiva, contribuendo a ridurre episodi di conflitto all’interno delle comunità che ospitano i giovani. Tuttavia, l’avviso orale ha conseguenze importanti, in quanto può pregiudicare la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno al compimento della maggiore età.

Nonostante le difficoltà legate alla gestione di una realtà urbana in trasformazione, il questore ha espresso fiducia nell’efficacia delle misure messe in atto. La prevenzione rimane al centro delle strategie della Questura, con l’obiettivo di mantenere la città sicura e accogliente per la crescente varietà di persone che la vivono quotidianamente.

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