Si presenta il libro “Violenzissima. Scuse e pregiudizi che assolvono i violenti”

Pordenone – Si presenta il libro “Violenzissima. Scuse e pregiudizi che assolvono i violenti” di Ilaria Bonuccelli. Dialoga con l’autrice la giornalista Paola Dalle Molle. L’evento si svolge domenica 4 dicembre alle ore 10.30 presso l’antico teatro Arrigoni in Piazza del Popolo, 13 a San Vito al Tagliamento (Pn)

Un libro-inchiesta sull’esito giudiziario di casi di violenza sulle donne vittime due volte di questi abusi: la prima per i maltrattamenti subiti e la seconda per le sentenze che ribaltano le posizioni assolvendo gli imputati e colpevolizzando le vittime.

Storie di violenze che lo Stato non ha saputo proteggere e per due volte non ha saputo salvaguardare: prima dalle botte o dalle molestie e poi dalle sentenze che non condannano l’aggressore. È questo il contenuto del secondo libro della giornalista Ilaria Bonuccelli che dopo il successo di “Per ammazzarti meglio” continua a raccontare gli “errori” della giustizia italiana con “Violentissima. Scuse e pregiudizi che assolvono i violenti” (Il Pozzo di Micene Editore)

L’evento è organizzato dall’Associazione Las Mariposas, costituita da volontarie sanvitesi, nata per sostenere e difendere donne che subiscono ogni tipo di violenza o offesa e per promuovere una cultura di parità di genere.

“Abbiamo sentito forte l’urgenza di parlare dell’altra faccia della medaglia, di tutti quegli atteggiamenti, provvedimenti, sentenze che condannano e colpevolizzano le vittime: le fanno pentire di aver avuto fiducia nella giustizia” dichiara la Presidente Federica Trotta.

“Ecco perché – continua la Presidente – abbiamo invitato Ilaria Bonuccelli, giornalista d’inchiesta promotrice di istanze che mirano a modificare la norma dei braccialetti anti-stalking e l’entità degli indennizzi alle vittime italiane di reati internazionali violenti come lo stupro” .

Il libro è una raccolta minuziosa di atti, documenti, sentenze riferite a storie di violenza subita da donne in tutta Italia. Dal testo emergono le contraddizioni negli esiti delle sentenze e si evidenziano i pregiudizi contenuti nelle motivazioni, gli atteggiamenti che riescono a far ricadere le colpe dell’accaduto sulla vittima stessa.

Anziché essere difesa e trovare risarcimento in sentenze che condannano l’aggressore, la vittima risulta oggetto di valutazioni stereotipate da parte di giudici e forze dell’ordine. Nonostante le molte leggi approvate per difendere le vittime di violenza, la strada per ottenere giustizia sembra ancora lunga e difficile.

Dialogherà con l’autrice Paola Dalle Molle (nella foto), giornalista freelance che ha maturato una lunga esperienza nell’ambito dei diritti delle donne, delle violazioni e delle discriminazioni, della prevenzione e lotta contro la violenza di genere, soprattutto in riferimento al ruolo svolto dai media. È stata una delle promotrici di Carta di Pordenone, il protocollo dedicato ai media e alla rappresentazione di genere.

“Perché è necessario partecipare, conoscere, capire, comprendere e non compatire – conclude la Presidente – perché la violenza sulle donne non è un’emergenza, ma un fenomeno strutturale ed è per questo che anche nel nostro territorio (comune) è necessario attivare sportelli e progetti concreti di sostegno e aiuto alle donne”.

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