Si inaugura il 30 maggio il Terminal ferroviario intermodale di Interporto Pordenone
Pordenone – Si inaugura il 30 maggio il Terminal Ferroviario Intermodale Odorico da Pordenone, il nuovo servizio logistico per le imprese dell’Interporto Centro Ingrosso di Pordenone.
Si tratta di un passaggio chiave per i trasporti non solo per le produzioni della Destra Tagliamento ma dell’intero Nordest.
Nel territorio si sentiva fortemente il bisogno di un’infrastruttura del genere, dati gli incrementi dell’export.
Poco più di cinque mesi fa, presentando lo studio sulle sfide per lo sviluppo del territorio del Friuli Occidentale, il Presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, aveva sottolineato che “l’adeguamento dell’infrastruttura stradale e ferroviaria pordenonese alle mutate esigenze del quadro geoeconomico locale, nazionale e internazionale” non avrebbe potuto più attendere.
È dal 2012 che la Confindustria ribadisce tale necessità ed ha investito tempo e risorse per offrire agli operatori della comunità produttiva il proprio contributo per trovare soluzioni.
“Sarà un giorno di festa per tutta la regione – ha affermato Agrusti – perché la strategicità della risorsa Interporto non è limitata alla Destra Tagliamento. Certo, qui le ricadute saranno più evidenti: l’aumento del traffico merci su Pordenone dovuto all’apertura della Pedemontana Veneta, previsto entro l’anno prossimo, porterà con sé un potenziale di crescita della movimentazione merci in virtù della nostra posizione geografica. Più in generale, lo riteniamo un asset indispensabile per l’incremento della competitività del territorio nel segmento della logistica, nonché un attrattore di investimenti”.
Il 2020 è la scadenza entro cui Interporto dovrà tendere al suo pieno funzionamento “sarà questo – ha aggiunto il Presidente di Unindustria – il secondo step di un percorso che abbiamo compiuto assieme a Regione, RFI, Camera di Commercio di Pordenone-Udine e Interporto, che ringrazio”.
La messa in servizio dell’infrastruttura permetterà lo sviluppo del traffico sia con i porti del Nord Tirreno sia con le nazioni del settentrione d’Europa e dell’Est. Si tratta di uno dei più moderni e funzionali impianti in Italia con caratteristiche a standard europeo che permetterà di trasferire dalla strada all’intermodale fino a 180 mila trasporti l’anno.
“In cima alla lista delle priorità resta il completamento della Cimpello – Gemona, un’arteria da ultimare e trasformare in autostrada che, rispetto alla Pontebbana, permetterebbe di risparmiare 25/30 minuti e 15 chilometri di strada riducendo l’impatto socio ambientale della statale 13 tramite minore inquinamento”.
Infine, Pedemontana (o autostrada) Friulana significherebbe maggiore rapidità nelle percorrenze, “quindi – ha concluso Agrusti – un bacino occupazionale più ampio per le imprese e minori rischi di marginalizzazione per le aree interne montane”.
Alla cerimonia inaugurale parteciperanno anche il Governatore del FVG, Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale alle Attività Produttive e Turismo, Sergio Bini, Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, il Presidente di Cciaa Pn-Udine, Giovanni Da Pozzo, il sindaco della città, Alessandro Ciriani, il padrone di casa, Silvano Pascolo e l’amministratore delegato della stessa società, Giuseppe Bortolussi.
(foto: sito web Hupac)