“Sguardi inconsueti” scatti affascinanti che accolgono gli spettatori l’inaugurazione della Stagione teatrale del Politeama del Friuli Venezia Giulia
Trieste – Il Politeama Rossetti si pone quale luogo di visioni plurime, un prezioso spazio teatrale, aperto però anche a linguaggi artistici diversi che possano ispirare pensiero e donare cultura e bellezza. Sarà evidente fin dall’inaugurazione della Stagione 2022-2023 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, accompagnata dalla mostra fotografica “Sguardi inconsueti” di Anthony J. Bradshaw.
Il vernissage si terrà martedì 11 ottobre alle ore 18.30 – a poche ore dalla “prima” de “Il Mercante di Venezia” nuova produzione per la regia di Paolo Valerio con protagonista Franco Branciaroli – e l’allestimento abiterà gli spazi del foyer principale del Politeama.
“Sguardi inconsueti” ha una genesi diversa dalle esposizioni passate di Anthony J. Bradshaw che – impegnato professionalmente in un ruolo di rilievo in un’importante compagnia di assicurazioni – ha coltivato la passione per la fotografia da autodidatta, rivelando un talento e un’originalità davvero straordinari.
Gli scatti di “Sguardi inconsueti” nascono con scopo espositivo: l’idea della mostra è infatti partita da una conversazione fra Anthony Bradshaw ed il presidente dello Stabile regionale, Francesco Granbassi che – ammirando il lavoro raccolto nel libro “Trieste inconsueta” – gli propone di allargare la visione all’intero territorio regionale, quello stesso a cui fa riferimento e si rivolge anche lo Stabile.
Lo sguardo “straniero” e dunque mai scontato, “inconsueto” di Bradshaw corre allora attraverso il Friuli Venezia Giulia, ne scopre angoli poco noti e regala inquadrature seducenti di luoghi iconici, raccogliendo in soli 14 giorni molto materiale, attraverso una trentina di tappe. Scatti che si aggiungono, e si armonizzano nell’esposizione, a quelli realizzati per “Trieste inconsueta”.
Un viaggio affascinante per conoscere un’area di 8.000 chilometri quadrati, sottolinea l’artista – che si percorre seguendo linee indelebili e differenti: si scelga quella fluviale e lunghissima del Tagliamento, o quella delle cicatrici profonde della grande Guerra, si guardi agli incontri curiosi – le marmotte di Ravascletto, gli uccelli che colorano le ricche zone di palude e di costa – o i segni delle comunità che la popolano, con le loro chiese, le pievi, i castelli…
Immagini suggestive, interessanti, “impressioni” che questo fotografo-forestiero restituisce attraverso un punto di vista non pianificato, ma immediato, legato all’hic et nunc dell’emozione, delle condizioni di luce, allo stato d’animo. Uno “scattare di cuore” molto percepibile nelle immagini di Bradshaw, che richiedono allo spettatore una disposizione particolare: di saper “vedere oltre”, di non limitarsi alla superficie, di scoprire sorprese e poetici dettagli. Un monito essenziale per apprezzare queste foto, come anche la vita.
Ulteriori informazioni al tel. 040-3593511.