Settimana clou in Consiglio regionale per la discussione del Bilancio 2021-2022-2023
È iniziata lunedì 14 dicembre in Consiglio regionale la discussione sul progetto di Bilancio di previsione finanziario per gli anni 2021-2022-2023.
In Consiglio regionale il dibattito prosegue il 15, 16 e 17 dicembre con l’esame dei provvedimenti riguardanti la manovra finanziaria regionale di fine anno.
La discussione affronta fino alla fine della settimana la “Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale 2021 – DEFR” e i seguenti disegni di legge: n. 116 “Legge collegata alla manovra di bilancio 2021 – 2023”; n. 117 “Legge di stabilità 2021”; n. 118 “Bilancio di previsione per gli anni 2021 – 2023”.
Per la Giunta, sono intervenuti in Consiglio regionale gli assessori alle Finanze, Barbara Zilli e alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini.
Per Zilli “I cambiamenti in corso nell’andamento dell’epidemia necessitano di risposte e c’è tuttora un quadro di incertezza pesante per i mesi a venire, basta osservare le analisi di mercato, la contrazione dell’export subite dalla nostra regione e le prospettive tenui, per non dire nulle, di crescita per i prossimi mesi. A fronte di un simile scenario credo che l’Amministrazione regionale debba dare segnali di fiducia per stimolare la crescita”.
“Con un lavoro febbrile di confronto con le parti interessate – ha detto Zili – abbiamo proposto un pacchetto di investimenti, contenuti nell’emendamento ‘2 ante’ e nel successivo maxi emendamento approvato in giunta ieri: il ricorso all’indebitamento servirà a favorire la crescita, l’attrattività e la competitività della nostra Regione. Ci vuole un colpo di reni in più negli ambiti in cui il Friuli Venezia Giulia ha bisogno di accelerare”.
Entrando nel dettaglio della manovra, l’assessore ha evidenziato che “oltre ai 354 milioni di investimenti, ricordo che solo nel 2020 abbiamo messo in campo 85 milioni di euro per i ristori alle attività produttive, al mondo dello sport e dello spettacolo, le categorie più colpite dagli effetti della pandemia”.
“Siamo convinti – ha aggiunto – che gli investimenti che proponiamo servano come volano per uscire da questa crisi, in attesa delle risorse del Recovery Fund che arriveranno probabilmente nella seconda parte del 2021 e rispetto alle quali all’inizio dell’anno saremo tutti protagonisti nella stesura del piano di investimenti”.
Zilli ha ricordato i 75 milioni di euro che andranno alle scuole di primo e secondo grado per adeguamento antisismico e efficientamento energetico; l’assessore ha poi posto l’accento sugli investimenti per la montagna “per un suo rilancio sia nella stagione invernale che estiva, che possa renderla attrattiva; il turismo ha riservato grande risposta la scorsa estate, ora va incentivato con investimenti strutturali a cui si aggiunge un fondo per incentivare i giovani che vogliono restare in montagna”.
“Ancora – ha sottolineato Zilli – ulteriori 30 milioni sulle concertazioni con i territori si aggiungono ai 130 già stanziati, 2,5 milioni andranno alle scuole paritarie, 1,9 alle opere di sistemazione idraulica, 4 per la sistemazione delle banchine portuali, 5 ai Comuni per l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, 8 milioni per la realizzazione del parco del mare a Trieste, ulteriori 4,5 milioni nel triennio al Fondo di rotazione in agricoltura. Le politiche del lavoro con ulteriori 2 milioni potranno assicurarsi una dotazione di partenza nel 2021 di 10 milioni necessari ad imprimere un cambiamento nel mercato del lavoro”.
Ampia e partecipata la discussione in aula, con le opposizioni che contestano alla Giunta una “mancanza di strategia” per il rilancio post Covid della Regione.
Non sono mancate frecciate sulla destinazione di fondi “in chiave elettorale” verso i comuni dove si voterà nei prossimi anni.
“Abbiamo votato contro il Defr, lo strumento finanziario di programmazione per il 2021-23 della Regione, perché privo di qualsiasi strategia per affrontare le tre crisi che stiamo tragicamente vivendo: epidemiologica, economica e ambientale”.
Così in una nota il consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), il quale ha aggiunto che “la Giunta Fvg sta scaricando sulle generazioni future debiti molto pesanti a fronte di progetti che rispondono a vecchie logiche pre-elettorali”.