Serata inaugurale per il 34 Trieste Film Festival: presente l’autrice Teona Strugar Mitevska per la presentazione del suo film “L’uomo più felice del mondo” al Teatro Miela

Trieste – Otto giorni di appuntamenti, proiezioni, presentazioni ed eventi collaterali che si confermano ancora una volta di grande spessore internazionale anche per questa 34 edizione del Trieste Film Festival: dal 21 al 28 gennaio per la direzione artistica di Nicoletta Romeo.

Primo e principale  appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro orientale, nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino,  il TSFF continua a essere un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”.

«Al centro del nostro interesse – spiega la direttrice – c’è un’area macroscopica, un’autentica fucina di talenti che ogni anno produce film audaci, diversi, spesso fuori dagli schemi, a volte imperfetti ma pieni di vitalità, di coraggio. Un cinema in costante dialogo con la realtà, capace di analizzarla e trasfigurarla, rendendola universale. Il nostro tentativo è offrire una mappatura il più possibile esaustiva di una produzione davvero multiforme: film d’amore e di guerra, commedie e thriller, documentari militanti e film-saggio».

Si inizierà stasera, sabato 21  alle 20.00 al Teatro Miela, con l’evento speciale “L’uomo più felice del mondo” – (The Happiest Man in the world) di Teona Strugar Mitevska, 95’ in v.o. bosniaca. Sarà presente l’autrice per presentare la storia di Asja, donna single di 40 anni che vive a Sarajevo.  Il film è stato presentato in anteprima all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, nella sezione “Orizzonti”.

Alle 22.00 viene presentato il lungometraggio fuori concorso La Lunga Corsa di Andrea Magnani I – UA, 2022, 88’. Nel frattempo dalle 21.00 Hangar Teatri ospiterà il concerto della band croata Porto Morto. Una delle più grandi sorprese della scena musicale regionale degli ultimi tempi. La band, enigmatica nello stile, basa le sue sonorità dal pop progressivo all’art rock fino alla indie elettronica. Le loro performance sono una pura espressione visiva e teatrale.

Si ricorda che sono aperte le iscrizioni alla passeggiata di domenica 22 gennaio ore 11.00 Donne e Lavoro: la Trieste operaia – Una storia tutta al femminile” a cura di Marzia Arzon,  per il Cinebrunch, sarà sempre di domenica 22 gennaio (prenotazionitsff@gmail.com)

Per la seconda giornata del Festival le proiezioni saranno al Teatro Miela con il TSFF dei Piccoli, le proposte del Trieste Film Festival per il pubblico più giovane. Avremo quindi prima la proiezione alle ore 11:00 di Viaggio nel Paese che non c’è”  un viaggio a misura di bambino nella Cecoslovacchia: un Paese che non esiste più, ma che ci ha lasciato tantissime fiabe animate tutte da scoprire. Una speciale guida turistica vi accompagnerà nella visione di 9 cortometraggi raccontando storie, aneddoti e curiosità. Consigliato per bambini dai 6 ai 10 anni.

Alle 14.30 per il primo film in programma della sezione Wild Roses dedicato quest’anno alle cineaste ucraine, Stop-Zemlja di Kateryna Hornostaj UA, 2021, 122’ che ci porta nel mondo dell’introversa Maša, che si considera un’emarginata fino a che non inizia a uscire con Jana e Sjenia con cui condivide uno spirito anticonformista. Mentre tenta di superare un periodo complicato, Maša incontra l’amore e mette in discussione le proprie certezze. Presentato in anteprima alla Berlinale 2021, ha vinto l’Orso di cristallo come Miglior film della sezione “Generation 14plus”.

Alle 16:30  verrà proiettato il documentario fuori concorso “Trieste è bella di notte” di Matteo Calore, Stefano Collizzolli, Andrea Segre I, 2022, 75’. Tra il 2020 e il 2021, sul confine tra Italia e Slovenia, a pochi chilometri da Trieste, i migranti vengono respinti senza venire identificati e senza poter richiedere protezione internazionale. Le storie dei respinti si intrecciano con le immagini realizzate dai migranti stessi durante i loro lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle istituzioni.

Un importante incontro  alle 18:30 “Ucraina: da Maidan a Oggi” con Yarina Grusha Possamai, Cecilia Sala, Anna Zafesova e la moderazione di Massimo Tria.

Si ricorda inoltre che domenica 22 sarà aperto gratuitamente alle visite Il museo casa di Osiride Brovedani che permette di conoscere, attraverso la vita di uno dei benefattori della città, il signor Fissan, la storia della Trieste del Novecento: una storia che si intreccia con la deportazione nei campi nazisti e il successo imprenditoriale di Osiride Brovedani. L’esposizione racchiude in sé un concentrato di storie ed esperienze, anche tragiche, che servono a sollecitare le domande fondamentali intorno all’identità delle persone, ad aggiungere storie e riflessioni alla nostra conoscenza. Dal punto di vista storico è un centro di studio e di didattica volto a mantenere viva e presente la memoria della Shoah, contribuendo alla promozione dei valori dell’uguaglianza, della pace tra i popoli e di accoglienza di ogni diversità, contro ogni forma di razzismo e di discriminazione fra gli uomini.  Orari di apertura martedì ore 15:00 – 18:00 / giovedì ore 10:00 – 13:00 prima e terza domenica del mese ore 10:00 – 13:00 – ingresso gratuito.

Tre le sedi del festival: il Politeama Rossetti, il Teatro Miela e il Cinema Ambasciatori; e tre le sezioni competitive che, lungi dall’esaurire le linee di programmazione (mai così ricche come in questa edizione), si confermano il nucleo centrale del festival.

Tutti gli orari e le modalità di accesso alle proiezioni sono sul sito www.triestefilmfestival.it.

Immagine: tratta dal film “Stop-Zemlja”

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