Sciopero nazionale del trasporto pubblico locale il 26 marzo. Mezzi fermi anche in FVG
FVG – I sindacati hanno indetto per venerdì 26 marzo uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale. Anche le aziende di trasporto pubblico locale del Friuli Venezia Giulia aderiscono allo sciopero.
L’agitazione sindacale riguarderà sia il personale viaggiante sia il personale tecnico e amministrativo, e avrà durata di 24 ore, dalle 2:00 di venerdì 26 marzo alle 2:00 di sabato 27 marzo.
Le Segreterie territoriali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna hanno spiegato che lo sciopero è stato indetto a causa dell’interruzione del confronto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro che interessa gli Autoferrotranvieri e Internavigatori, ormai scaduto da tre anni.
Le motivazioni dello sciopero
“Il 25 novembre 2020 – scrivono le sigle sindacali – su richiesta delle Organizzazioni Sindacali, si è svolto l’incontro con il quale è stato riavviato il confronto per il rinnovo del CCNL, interrottosi a causa dell’emergenza Covid 19”.
“Il 10 dicembre 2020 Asstra, Agens ed Anavhanno assunto posizioni irricevibili consistenti nella cancellazione del triennio contrattuale 2018-2019-2020 e nella proposta di un confronto esclusivo su una piattaforma economica e normativa che traguardi la scadenza del 31 dicembre 2024”.
“Il 21 dicembre 2020 le Segreterie Nazionali espletavano la prima fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione concluse con esito negativo. Il 29 dicembre 2020 si concludeva allo stesso modo anche la seconda fase amministrativa presso il Ministero del Lavoro”.
“Le lavoratrici e i lavoratori l’8 febbraio scorso hanno scioperato per 4 ore, con percentuali di adesioni che hanno raggiunto punte del 100%, manifestando il proprio dissenso all’atteggiamento di indifferenza e chiusura delle Associazioni Datoriali e il proprio sostegno in difesa del ruolo sociale del TPL per un suo reale rilancio e sviluppo e per ottenere il sacrosanto diritto al rinnovo del CCNL scaduto il 31.12.2017″.
Le Organizzazioni Sindacali riaffermano con forza l’urgenza di un rilancio del settore, anche attraverso lariforma del sistema industriale che, in previsione di un processo competitivo, incentivi il superamento della polverizzazione d’impresa e affronti le sfide legate alla necessaria sostenibilità ambientale”.
“Riforma del settore che non può in alcun modo prescindere dal rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dall’adeguamento salariale e normativo per le lavoratrici e per i lavoratori”.
“In questo lasso di tempo le Associazioni Datoriali hanno continuato a manifestare indifferenza nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che operano ogni giorno nelle loro aziende associate, parando i colpi di un trasporto pubblico inefficiente, spesso mettendo a rischio la propria sicurezza e incolumità”.
“A fronte di tale stato di disinteresse – conclude il comunicato sindacale – le Segreterie Nazionali hanno proclamato una seconda azione di sciopero nazionale di 24 ore per il giorno 26 marzo 2021, di tutte le lavoratrici e i lavoratori Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità TPL)”.
Nel rispetto delle fasce orarie di garanzia previste dagli accordi territoriali il servizio sarà garantito tra le 6:00 e le 9:00 e tra le 13:00 e le 16:00.
(Foto d’archivio di Stefano Savini, tutti i diritti riservati)