Sciopero generale: adesioni massicce e manifestazione partecipata a Pordenone

FVG – Pordenone è stata al centro delle manifestazioni per lo sciopero generale indetto il 29 novembre da CGIL e UIL in Friuli Venezia Giulia, che ha registrato una partecipazione molto elevata.

Secondo i dati diffusi dai sindacati, l’adesione ha raggiunto punte dell’80% e in alcuni casi addirittura il 100%. La protesta, indetta per chiedere un cambio di rotta sulle politiche di bilancio e sugli investimenti nei settori chiave del Paese, ha trovato una risposta forte in regione, dove la piazza di Pordenone si è riempita fin dalle prime ore della mattinata.

Nella centrale piazza Risorgimento, accanto ai lavoratori, erano presenti giovani, pensionati e rappresentanti del Coordinamento Salute FVG, uniti contro i tagli alla sanità e a difesa di un modello di sviluppo più sostenibile. “Piazza piena e posti di lavoro vuoti,” ha commentato Michele Piga, segretario generale della CGIL FVG, sottolineando il valore simbolico e concreto della mobilitazione.

I numeri dell’adesione nel settore manifatturiero della provincia di Pordenone sono particolarmente significativi: Electrolux Porcia, Nidec, Savio e Brovedani hanno registrato il 90%, seguite da Cimolai con l’85%, ZML all’80% ed Electrolux Professional al 70%. Straordinario il dato di Sodexo, la mensa della stessa Electrolux, con il 100% di adesioni. Percentuali elevate anche per Marine Interiors del gruppo Fincantieri (80%) e Licar nel settore del legno-arredo (60%). Nel trasporto pubblico locale, la partecipazione è stata del 50% a Trieste e dell’80% a Gorizia.

Le richieste dei sindacati si concentrano sulle criticità legate alla legge di bilancio 2024 del governo Meloni: contrasto alle politiche di austerità, interventi a sostegno dei salari, investimenti in sanità, istruzione e pubblica amministrazione, nonché una maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro e al rinnovo dei contratti. Luigi Giove, della segreteria nazionale CGIL, ha evidenziato l’urgenza di politiche industriali adeguate per tutelare i posti di lavoro e gestire i processi di transizione: “L’esplosione dell’utilizzo della cassa integrazione è un segnale d’allarme. Bisogna intervenire ora prima che sia troppo tardi.”

Matteo Zorn, segretario generale UIL FVG, ha sottolineato la portata nazionale dello sciopero: “Siamo qui insieme a 50 piazze in tutta Italia per cambiare una manovra di bilancio sbagliata che non risponde ai bisogni del Paese su salari, pensioni, fiscalità e sicurezza. Non smetteremo di mobilitarci finché non avremo risposte.”

“Questa è una manovra recessiva, iniqua e noi per questo la contrastiamo. Il Partito democratico del Friuli Venezia Giulia oggi è a Pordenone insieme alla Cgil e alla Uil per contrastare la manovra di questo Governo di destra che taglia la sanità pubblica, non pensa alla scuola, alle famiglie, al potere d’acquisto dei salari, e non pensa neppure alle politiche industriali”. Lo ha detto oggi a Pordenone la segretaria regionale Pd Fvg Caterina Conti partecipando alla manifestazione indetta dai sindacati con una nutrita delegazione di dirigenti e militanti del partito.

“Chiediamo più lavoro di qualità, soprattutto per giovani e donne. Basta precariato, basta lavoro povero”, ha ribadito la responsabile regionale Lavoro Valentina Francescon.

La giornata di mobilitazione ha dunque segnato un momento di forte partecipazione e unità, lanciando un messaggio chiaro al Governo: la necessità di un’inversione di rotta che metta al centro i diritti dei lavoratori e uno sviluppo sostenibile per il futuro del Paese.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi