Trieste – Nella serata del 15 marzo si è sbloccata la situazione del passaggio del trasporto merci al confine italo-sloveno, dove tre giorni fa sono entrate in vigore pesanti restrizioni al traffico veicolare, in particolare quello commerciale.
Dalla sera sono riprese le regolari procedure e gli oltre 400 tir di numerose nazionalità che erano fermi all’autoporto di Fernetti (Trieste) hanno cominciato lentamente a defluire entrando in territorio sloveno.
Le autorità slovene hanno individuato alcuni corridoi di transito nel proprio paese, dove gli automezzi pesanti più di 3,5 tonnellate e di qualunque nazionalità potranno procedere.
Secondo una stima approssimativa occorrerà praticamente tutta la notte prima che la situazione si normalizzi definitivamente al valico di Fernetti, quello più importante dell’intera linea confinaria tra Italia e Slovenia.
“Grazie a un’intensa opera diplomatica siamo giunti alla positiva conclusione di un blocco ormai insostenibile. Questo specifico problema è stato risolto ma da ora in poi bisogna stabilire regole chiare e condivise, è inutile prendersela con un singolo Stato quando è in stallo un sistema di rapporti interno ed esterno alla Ue”.
Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc (Pd), dando notizia dell’avvio del transito della colonna di automezzi pesanti ammassati a Fernetti (Trieste) sulla frontiera con la Slovenia.
Per Rojc “è comprensibile che si limitino fortemente gli spostamenti delle persone ma se si ferma il trasporto delle merci la crisi dell’economia europea diventerà un crollo. E le minacce transfrontaliere non aiutano”.
