Sappada e Comelico, aperta bretella provvisoria sulla SR 355 con regime di traffico alternato

Udine – La viabilità della strada regionale 355 di Sappada che collega il Friuli Venezia Giulia al Veneto è stata risolta in via provvisoria giovedì 8 agosto con la deviazione del traffico su una bretella a regime di traffico alternato.

La strada regionale 355 era stata interessata da un fenomeno franoso a causa del maltempo abbattutosi sulla zona nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 agosto scorsi.

Più complessa invece è la situazione che riguarda la Val Pesarina dove i tempi di ripristino della carreggiata saranno meno veloci.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi a margine dei sopralluoghi compiuti a Prato Carnico (presente il sindaco Erica Gonano) e a Sappada (con il sindaco Alessandro De Zordo) a seguito dei danni causati dal maltempo di questi giorni.

Gli eventi atmosferici accaduti e le conseguenti frane “sono fenomeni che ormai stiamo conoscendo – ha detto l’assessore – puntuali, brevi e molto violenti; ai quali siamo pronti a dare, come nel caso di Sappada, una risposta immediata, con una sinergia che coinvolge anche le competenze dell’assessore Amirante attraverso Fvg Strade”.

In relazione alla frana del ghiaione del Rio Bianco in Val Pesarina, che ha interrotto la Strada regionale 465, Riccardi ha evidenziato che la carreggiata non presenta una viabilità semplice in quanto insiste su tre tornanti. Inoltre, la dimensione franosa, a una prima stima, appare essere venti volte più grande di quella che ha bloccato la strada di Sappada.

Investimenti per la messa in sicurezza del territorio

Riccardi poi ha ricordato come la Regione in questi anni abbia investito importanti risorse per gli interventi finalizzati alla prevenzione e alla difesa del territorio, osservando che senza quegli investimenti le conseguenze di un evento come quello accaduto in questi giorni sarebbero state ben più pesanti.

L’assessore ha infine sottolineato che l’Amministrazione continuerà a stanziare ulteriori risorse al fine di cantierare altre opere per la protezione del territorio, attraverso un approccio multidisciplinare che comprende, oltre alla Protezione civile, anche le articolazioni regionali delle Infrastrutture e della Difesa dell’ambiente.

 

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