Sanità regionale “calda”, botta e risposta Riccardi-Shaurli
FVG – La sanità regionale continua a essere al centro di polemiche tra maggioranza e opposizione anche in questi giorni di agosto, periodo in cui anche la politica nazionale sta vivendo un momento particolarmente caldo con la crisi di Governo aperta nei giorni scorsi.
“Intanto – afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando le dichiarazioni dell’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, sul primo dato semestrale del bilancio del Sistema sanitario regionale – il buco c’è e si vede, nonostante i trucchi da mago e i giri di parole di un assessore che pare sempre più solo e in difficoltà nella sua stessa maggioranza. Nemmeno nella Repubblica delle banane gli assessori sostengono di aver nascosto i soldi che hanno a disposizione, invece che iscriverli a bilancio e rendere pubbliche e trasparenti le proprie scelte. Fedriga condivide questa linea di finanza creativa? Perché i costi o ci sono o non ci sono e i 50 mln ‘nascosti’ li deve mettere comunque”.
Per Shaurli “è ora di finirla di scherzare sulla salute dei cittadini. La Giunta a partire dal presidente metta in campo una programmazione seria, che richiede di avere tutte le carte sul tavolo, eviti di trattare la sanità come un campo dove mantenere solo promesse elettorali chiudendo le cose che funzionano come a Palmanova, si chiarisca al proprio interno anche sull’entità del buco creato e dica una volta per tutte se considera i commissari (nominati da loro) incapaci di governare la spesa”.
A stretto giro arriva la replica del vicepresidente e assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi. “A chi sostiene che i conti del Sistema sanitario regionale peggiorano basta mettere in fila gli andamenti per dimostrare il contrario: 1,2 è meno della metà di 2,7. Andrò quindi volentieri in Commissione consiliare per illustrare che nei quattro anni dell’amministrazione precedente i costi del Ssr del Friuli Venezia Giulia sono aumentati con una media del 2,2 per cento all’anno raggiungendo nel 2018 il 2,7”.
Così Riccardi in merito ai conti del Ssr, ribadendo che “la commissione sarà proprio una buona occasione per ragionare anche su come sono stati spesi i soldi, su quanto si sia fatto ed anche degli 80 milioni di buco nel bilancio di previsione 2018”.
Per il vicegovernatore “sarà l’occasione per discutere anche degli investimenti ereditati, di Cattinara, della protonterapia del Cro, dei soldi che mancano per far funzionare il nuovo ospedale di Pordenone e di tanto altro. Basteranno pochi casi – conclude Riccardi – per dimostrare gli interventi mancati, comprese le abitudini nella negoziazione con le aziende alle quali vanno attribuite le risorse modificando uno sbagliato approccio di consuntivo a piè di lista”.