Rugby, a Pordenone si vota per rinnovare presidente e consiglio direttivo

Pordenone – Rinnovo delle cariche nella principale società di rugby del Friuli Occidentale. Al Pordenone Rugby Asd si vota (domani, mercoledì 27 giugno) per eleggere il nuovo presidente e il consiglio direttivo per il prossimo quadriennio. A sfidarsi per la carica di presidente sono l’uscente, Andrea Falcomer (nella foto in alto), e il nuovo Gian Luca Bortolin (nella foto sotto), ex giocatore del Pordenone Rugby negli anni Ottanta, oggi padre di un bimbo del minirugby.
“Spero di essere rieletto – dichiara Falcomer – per poter continuare il lavoro che ho portato avanti nell’ultimo quadriennio. Spero che tutto questo lavoro venga premiato. In questi 4 anni la crescita è stata palese, siamo passati da 200 a 300 tesserati con un forte incremento del mini rugby”.
La mia intenzione – riprende il presidente uscente – è quella di continuare sulla strada imboccata. Una delle priorità sarà trovare soluzioni per la questione degli impianti ed in primis degli spogliatoi. Al momento la struttura è congestionata, servono nuovi spazi. Auspichiamo di poter avere un contributo dalla Regione, dal Comune e dalla Federugby per poter avviare al più presto i lavori”
“Il mio augurio – conclude – è di essere rieletto, affinché il lavoro fatto da me e dai miei collaboratori in questi anni non venga buttato al vento”.

Il minirugby è stato il settore che ha avuto il maggiore incremento numerico negli anni della gestione Falcomer, eppure proprio da qui arrivano i segnali di malessere: la cordata che appoggia Bortolin è composta in massima parte da genitori del minirugby e delle altre giovanili del club.

“Intendiamo lavorare in continuità con la precedente gestione – spiega lo stesso Bortolin – semmai vorremmo aumentare la trasparenza nell’amministrazione della società e il coinvolgimento di tutti. Di tutte le componenti e di tutte le categorie, avere un maggiore dialogo con i soci. Per quanto riguarda i quadri tecnici non intendiamo tagliare nessuno, anzi. Intendiamo migliorare l’offerta formativa di tutte le categorie, allargando gli staff e lavorando sulla crescita degli allenatori ed educatori, dal minirugby fino alla Femminile, ed anche riprendere il reclutamento all’interno delle scuole, abbandonato nell’ultimo triennio. Prioritaria, poi, è la risoluzione del problema degli impianti”.

L’intervento di chiusura spetta a Paolo Francis Quirini, padre fondatore del club, che, proprio quest’anno celebra il quarantennale (1978-2018). “Dal mio punto di vista – è il suo commento – è stato deleterio non continuare l’opera di proselitismo nelle scuole, che sono il principale serbatoio naturale di ogni sport e di ogni sodalizio sportivo. Spero in un’inversione di rotta in questo senso, così come auspico che rinasca in questa società un senso di appartenenza, di partecipazione e di condivisione, che coinvolga tutte le squadre”.

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