Risoluzione per la terza ripartenza del Friuli Venezia Giulia: ora il documento è disponibile sul web

FVG – Sono stati pubblicati e resi accessibili sul sito del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia gli atti integrali della Risoluzione per la terza ripartenza del Friuli Venezia Giulia, con riferimento al Piano nazionale di ripresa e resilienza, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale con Deliberazione n. 86 del 27 aprile 2021.

Gli obiettivi del piano

Gli obiettivi generali per la ripartenza economico e sociale del Friuli Venezia Giulia dopo la pandemia sono i seguenti:

  • 1. contrastare il calo demografico, accentuato dagli effetti negativi della pandemia di Covid-19, che minaccia il tessuto economico della Regione Friuli Venezia Giulia e, in prospettiva, rischia di lasciarla ai margini, favorendo politiche di incentivo alla natalità e adottando misure per attrarre talenti;
  • 2. perseguire il benessere dei cittadini adottando politiche che considerino come prioritari non solo l’aumento del PIL, ma anche fattori sociali, quali il fattore demografico e il benessere equo e sostenibile dei cittadini;
  • 3. promuovere la tutela ambientale, lo sviluppo sostenibile, il contrasto al cambiamento climatico e la neutralità carbonica;
  • 4. riattivare la mobilità sociale ascendente (c.d. ascensore sociale), dando ai giovani l’opportunità di migliorare la propria posizione sociale rispetto a quella dei genitori e quindi facendo in modo che le chances di giungere in una data posizione occupazionale dipendano più dalle capacità e dalle competenze delle persone che dal fatto di essere nati in una particolare classe sociale, attraverso delle politiche che:
  • a. favoriscano gli investimenti nel capitale umano sin dai livelli della scuola primaria consentendo ai più l’accesso agli asili nido e a buone scuole e riducendo l’abbandono scolastico anche con aiuti alle famiglie;
  • b. contrastino le diseguaglianze presenti nel mercato del lavoro diminuendo la precarietà e favorendo l’accesso;
  • c. migliorino le reti di protezione per le famiglie meno abbienti e povere favorendo gli ammortizzatori sociali e garantendo l’estensione dei servizi
Il Tavolo di lavoro

Il 25 marzo scorso, a seguito dell’approvazione all’unanimità da parte dell’Aula della Mozione n. 203, del 10 dicembre 2020, si è insediato il “Tavolo per la terza ripartenza”, così definito per evidenziare la necessità di far ripartire il sistema economico-produttivo e sociale regionale, per la terza volta, dopo la fine della II guerra mondiale e dopo il terremoto del 1976.

Il Tavolo era composto dai Presidenti dei Gruppi consiliari e integrato dai Presidenti delle Commissioni e del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, con la partecipazione del Presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, dell’Assessore alle finanze Barbara Zilli e dell’Assessore delegato ai rapporti con il Consiglio regionale Pierpaolo Roberti.

Il gruppo di lavoro ha avuto il compito di esaminare le linee di indirizzo strategiche della Giunta regionale definite nell’ambito del contributo regionale al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e definire alcune priorità nelle politiche da perseguire sia per l’utilizzo delle risorse messe in campo dalla UE con il Recovery Plan for Europe, sia per il rilancio e la ripartenza del Sistema economico e sociale della regione dopo l’emergenza pandemica.

Il Tavolo si è avvalso del confronto con i rappresentanti del Governo nelle Commissioni di merito, di audizioni con i Parlamentari nazionali e dei deputati eletti all’Europarlamento e dei contributi di tutti i Gruppi consiliari.

Il contributo dei Gruppi consiliari

Dai lavori svolti, in particolare dai contributi dei Gruppi consiliari e dalle relazioni delle Commissioni consiliari, nelle quali è avvenuto un confronto sulle priorità e gli indirizzi strategici indicati dalla Giunta regionale, nella prospettiva della ripartenza è emerso un quadro diversificato di proposte, anche molto concrete, e visioni della società regionale, chiamata a rigenerarsi dalle ceneri di questa emergenza sanitaria attraverso un nuovo modello di sviluppo economico e sociale.

Le risorse del Friuli Venezia Giulia per la ripartenza

Tale modello fa riferimento al valore del sistema produttivo regionale, alla tradizione del manifatturiero regionale, alla specializzazione dei Distretti industriali, alle specificità territoriali come il porto di Trieste e le infrastrutture logistiche – supporto e piattaforma di collegamento con i principali corridoi transeuropei – alle eccellenze scientifiche della regione. Queste ultime si pongono al servizio della digitalizzazione, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

La digitalizzazione in particolare è il processo chiamato a servire scopi di tipo economico produttivo, migliorando le procedure e semplificando gli adempimenti, e socio assistenziale, connettendo aree in via di de-popolamento, come le aree interne del territorio regionale e del territorio montano in particolare.

Dal confronto è emersa infine una forte tensione al rispetto delle tematiche ambientali con l’avvio di progetti volti alla rigenerazione urbana da un lato e alla transizione verso l’utilizzo di fonti rinnovabili e combustibili carbon free dall’altro.

Qui il documento completo

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