Ripristino della SS “Carnica” dopo la frana di dicembre: demolita grossa roccia pericolante

Udine – L’Anas ha eseguito con successo la prima demolizione degli ammassi di roccia instabile lungo la statale 52 bis “Carnica” nei pressi del Passo di Monte Croce Carnico, nel territorio comunale di Paluzza, in provincia di Udine.

L’ammasso roccioso era rimasto pericolante dopo la caduta di una frana, avvenuta lo scorso 2 dicembre 2024. Da quella data la strada è chiusa, con notevili disagi per la circolazione transfrontaliera.

Lo sperone di roccia è stato rimosso con un’esplosione controllata che ha avuto luogo attorno alle 13 di martedì 23 luglio.

La demolizione è stata preceduta dalla chiusura di tutta l’area circostante lo scoppio con l’ausilio delle Forze dell’ordine, in particolare Carabinieri e Corpo Forestale Regionale, e del personale dell’impresa esecutrice dei lavori, oltre che dell’Anas.

Lo sperone roccioso di circa 500 metri cubi risultava staccato dal versante della montagna da una frattura verticale di 50-70 centimetri.

È stato abbattuto con l’utilizzo di 150 chilogrammi di esplosivo suddiviso in microcariche ripartite in oltre 50 fori di lunghezza di circa 5 metri e mezzo. L’abbattimento di questo sperone ha comportato la caduta di altri 200-300 metri cubi di versante roccioso ad esso collegati per un totale di circa 800 metri cubi di roccia demolita.

Già dal mattino è stata interdetta tutta l’area ed è stato eseguito un sorvolo con droni per verificare l’assenza di persone nella zona circostante lo sparo. L’esplosione è stata preavvisata dal suono di una sirena.

Per consentire l’abbattimento dello sperone di roccia è stata impiegata, a partire dal 20 maggio scorso, una squadra di una decina di rocciatori specializzati, che hanno operato costantemente in parete lungo il versante della montagna durante tutto l’arco della giornata del 23 luglio.

Per permettere l’installazione delle microcariche è stato necessario realizzare preventivamente una nuova via ferrata e consolidare il versante adiacente l’area di demolizione con chiodature di lunghezza compresa tra 8 e 12 metri e funi di acciaio.

Dopo l’abbattimento si procederà con successive volate di minore entità e con l’ausilio di mezzi meccanici per la profilatura del versante e la rimozione di massi instabili ancora presenti, oltre alla successiva rimozione del materiale franato.

La volata eseguita il 23 luglio costituisce un momento importante dei lavori di ripristino della viabilità della Strada statale 52bis dopo la frana del 2 dicembre 2023.

I lavori la messa in sicurezza sono iniziati a maggio e dopo questo intervento proseguiranno con l’installazione di nuove barriere paramassi e il ripristino delle opere e della sede stradale danneggiate dallo smottamento, con l’obbiettivo di riaprire al traffico la statale 52 bis “Carnica” entro fine anno.

L’intervento è cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

 

 

 

 

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