Ricerca su Instagram: il FVG sarebbe una delle regioni più obbedienti alle norme anti-covid
FVG – Analisi dei dati e rilevazioni su Instagram fanno emergere che il Friuli Venezia Giulia sarebbe una delle regioni più obbedienti alle norme anti-covid. Il condizionale è d’obbligo in quanto si tratta di un campione sui generis, basato su un social network.
Un gruppo di ricerca guidato dagli informatici italiani Andrea Stroppa e Luca Boschin, appartenenti a due realtà imprenditoriali che lavorano nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’analisi dei dati (LogoGrab e Ghost Data), ha tracciato una mappa, con dettaglio regionale, dei comportamenti divergenti rispetto alla norma di restare a casa.
L’indagine, effettuata con sistemi di intelligenza artificiale e condotta analizzando i “post” su Instagram, resi anonimi, ha permesso di dare un’informazione approssimativa sulle violazioni dei divieti di movimento e assembramento.
I dettagli sullo studio
Lo studio ha raccolto immagini e video da 552.000 profili (in Italia, ndr.) e le loro storie pubbliche su Instagram (per un totale di 504.592 storie), coprendo il periodo dall’11 al 18 marzo 2020.
I dati sono stati resi anonimi al momento della raccolta e prima dell’elaborazione. Ciò ha significato eliminare tutti i dati personali, come le informazioni del profilo, ridurre la precisione della geolocalizzazione, sfocare i volti e rimuovere i metadati che potrebbero essere utilizzati per identificare le persone.
Il set di dati finale conteneva la geolocalizzazione a livello macro e i dati demografici, che sono stati quindi archiviati per l’elaborazione. Laddove il contenuto non includeva informazioni geografiche, la tecnologia Ghost Data è stata in grado di determinare la posizione a livello regionale utilizzando altri dati rilevanti del profilo. Questa tecnica è stata perfezionata durante precedenti ricerche in materia di contraffazione online, terrorismo e propaganda digitale.
Le tecnologie Visual-AI di LogoGrab sono state quindi utilizzate per elaborare i dati. Il rilevamento di oggetti e scene è stato utilizzato per identificare le immagini di persone in un ambiente esterno e ambienti pubblici pubblici (bar, ristoranti, ecc.), nonché per rilevare il movimento di veicoli.
Il set di dati finale è stato quindi confrontato con le norme contenute nel DCPM (Decreto del
il Presidente del Consiglio dei Ministri) e in altre fonti istituzionali che definiscono le regole del blocco.
Risultati 11 -18 marzo
I risultati iniziali, relativi al periodo 11-18 marzo 2020, mostrano una chiara necessità di aumentare i punti di controllo nelle aree urbane, in particolare vicino ai parchi pubblici e alle spiagge. Le violazioni più comuni includono l’assembramento di persone nelle aree urbane (40%), le attività sportive in gruppo come camminare o fare escursioni (23%), prendere il sole sulle spiagge (26%).
Di seguito la mappa:
Scarica qui lo studio (in inglese): Covid19_Italy_summary_230320
Il futuro delle indagini sui dati visuali
L’analisi dei dati futuri potrebbe anche includere tendenze di data e ora, fornendo dati ancora più dettagliati per aiutare a mitigare questo tipo di violazioni concentrando le risorse limitate disponibili per monitorare la conformità del blocco.
Inoltre, uno studio comparativo sui dati attuali mostrerebbe anche se la tendenza della conformità sta migliorando e ulteriormente, se questo è correlato ai tassi di infezione.