Resilienza e innovazione nell’industria, il bilancio di Confindustria Alto Adriatico
Pordenone – Nonostante le sfide di un contesto geopolitico internazionale complesso, il sistema industriale del Friuli Venezia Giulia chiude il 2024 con un bilancio di tenuta e prospettive incoraggianti per il futuro. Michelangelo Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico, ha tracciato un quadro articolato della situazione economica regionale durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno, evidenziando i successi e le sfide affrontate.
In un anno segnato da crisi globali, con la perdita del mercato russo e le difficoltà nelle relazioni con la Cina, l’economia regionale ha mantenuto livelli produttivi stabili. «Grazie a uno sforzo collettivo tra istituzioni e realtà economiche locali, siamo riusciti a fronteggiare i cigni neri e a ottenere risultati migliori del previsto», ha dichiarato Agrusti.
Tra i punti positivi, la risoluzione del caso Wärtsilä a Trieste, definita una “straordinaria vittoria di squadra”.
Il 2024 ha visto settori come legno-arredo mantenere buone performance, mentre comparti come subfornitura automotive ed elettrodomestici hanno mostrato segnali di difficoltà.
L’incremento della cassa integrazione resta un campanello d’allarme, ma il quadro generale rimane incoraggiante.
Progetti per il 2025
Agrusti intravede segnali di ottimismo per il prossimo anno, legati a una possibile stabilizzazione geopolitica e a un rilancio delle relazioni industriali e commerciali. Tra i progetti principali, spicca il piano decennale per la manifattura, ideato con Regione e CCIAA Pordenone-Udine, che si focalizza su tre pilastri strategici:
- Crescita dimensionale delle PMI: incentivare l’aggregazione e l’evoluzione tecnologica.
- Partnership tra grandi imprese e subfornitori: favorire il trasferimento di know-how tecnologico.
- Digitalizzazione del sistema industriale: integrazione con i paradigmi Industria 4.0 e 5.0.
Agrusti sottolinea che il piano non sarà un semplice manifesto, ma uno strumento verificabile annualmente, con risorse pubbliche mirate. Inoltre, si auspica un uso più incisivo di strumenti finanziari come Friulia per sostenere start-up innovative, evitando eccessive barriere d’ingresso.
Un anno di formazione e innovazione
Il 2024 è stato anche un anno fondamentale per lo sviluppo del capitale umano. Tra le iniziative di spicco:
- L’inaugurazione dell’Academy in Ghana, elogiata dal Presidente Mattarella, e il suo impatto positivo sul mercato del lavoro locale.
- Il potenziamento della LEF di San Vito al Tagliamento, con nuovi spazi formativi e un focus su robotica e hi-tech.
- L’apertura della sede di ITS Alto Adriatico Academy al Valle Center di Pordenone, destinata ad accogliere 120 studenti in un ambiente all’avanguardia.
Particolare attenzione è stata dedicata alla sicurezza sul lavoro, con progetti come “Zero morti sul lavoro” e l’istituzione di un organismo bilaterale con i sindacati per monitorare l’intelligenza artificiale e promuovere percorsi formativi.
Progetti futuri e impatto internazionale
Tra gli annunci più rilevanti del Presidente Agrusti, spicca la creazione di una fabbrica di cioccolato in Ghana, progetto che coinvolge anche l’Università di Udine e imprenditori italiani. L’obiettivo è garantire condizioni economiche superiori per i lavoratori locali, trasformando il Ghana in una piattaforma per ulteriori iniziative.
Confindustria Alto Adriatico si prepara dunque a un 2025 all’insegna dell’innovazione e della collaborazione internazionale, rafforzando il legame tra territorio, formazione e industria. Agrusti conclude: «La strada è tracciata, e le basi costruite nel 2024 ci permettono di guardare al futuro con maggiore fiducia».