Rapporto Fiaip FVG 2024, evidenziate le criticità del mercato immobiliare in regione

FVG – Il mercato immobiliare del Friuli Venezia Giulia continua a mostrare segnali di crescita, con un aumento delle transazioni del 2-3% nei primi nove mesi del 2024 rispetto all’anno precedente.

Questo dato, in linea con il trend positivo degli ultimi anni, è accompagnato da un incremento simile dei valori immobiliari, come evidenziato da Stefano Nursi, presidente regionale della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip), durante la presentazione del bollettino di ottobre, svoltasi a Trieste il 17 ottobre. Tuttavia si evidenziano criticità rilevanti, in particolare per chi cerca una casa in affitto.

Il boom delle locazioni turistiche e le difficoltà per gli affitti residenziali

Uno dei fenomeni più significativi che sta caratterizzando il mercato immobiliare della regione è infatti l’aumento delle locazioni brevi a uso turistico. In particolare, Trieste ha visto un forte incremento di questo tipo di affitti, spinti dalla crescente domanda del settore.

Questo boom, se da un lato risponde alla richiesta del settore turistico, dall’altro ha messo sotto pressione il mercato degli affitti residenziali, riducendo l’offerta di alloggi destinati ai residenti. Filippo Avanzini, presidente provinciale Fiaip di Trieste, ha spiegato che gran parte degli appartamenti che un tempo erano destinati alle locazioni residenziali e agli studenti universitari sono stati dirottati verso il mercato turistico, con il conseguente aumento dei prezzi degli affitti rimasti disponibili.

Questa dinamica ha creato difficoltà crescenti per le famiglie a basso reddito, che trovano sempre meno case a prezzi accessibili, e per gli studenti universitari, che spesso sono costretti a competere con il mercato turistico per trovare un alloggio. Nonostante ciò, nel 2024 non si è verificata la temuta crisi immobiliare paventata a inizio anno, ma i prezzi degli affitti continuano a salire dell’1-2% annuo, mentre l’offerta residenziale si riduce.

Patrimonio immobiliare vuoto e impatto demografico

In Friuli Venezia Giulia, su un totale di circa 730mila unità immobiliari, ben 180mila risultano vuote, un dato che riflette un potenziale non sfruttato che potrebbe aiutare a rispondere alle esigenze di alloggi residenziali. Tuttavia, questo patrimonio immobiliare inutilizzato resta per ora in gran parte fuori dal mercato.

Nel contempo, il calo demografico in corso sta modificando le dinamiche del mercato: entro i prossimi cinque anni, circa il 60% delle 570mila famiglie della regione sarà composto da uno o due componenti, un fenomeno che sta spingendo la domanda di appartamenti di piccole dimensioni, come mono e bilocali.

A Trieste, già oggi, il 50% dei nuclei familiari è composto da una sola persona, un dato che fa aumentare ulteriormente la domanda di abitazioni piccole, spesso insufficienti rispetto alle necessità. E quindi aumentano i prezzi.

Riduzione delle tasse sugli immobili

Da parte sua l’Amministrazione regionale sta intervenendo per sostenere il mercato immobiliare e alleggerire il carico fiscale sui proprietari. Durante la presentazione dei dati dell’Osservatorio Immobiliare Fiaip 2024, l’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha illustrato le misure già adottate e quelle future.

Dal 2023, in Friuli Venezia Giulia, l’Imu è stata sostituita dall’Imposta locale immobiliare autonoma (Ilia), una norma adattata alle esigenze del territorio. Tra le novità, Roberti ha annunciato l’esenzione dell’Ilia per gli immobili occupati e non disponibili, per i quali sia stata già presentata denuncia alle autorità giudiziarie, e una nuova riduzione dell’aliquota massima per gli immobili legati alle attività economiche, che passerà dallo 0,96 allo 0,86 per mille.

La misura più incisiva riguarderà però le seconde case, dove l’aliquota massima sarà drasticamente ridotta dall’1,06 allo 0,7 per mille, rendendo il Friuli Venezia Giulia particolarmente attrattivo anche per gli investimenti turistici. Questo intervento, ha precisato Roberti, sarà un’importante opportunità per chi possiede seconde case in condizioni fatiscenti, poiché il taglio dell’aliquota consentirà di risparmiare sui costi di mantenimento e di destinare risorse alla ristrutturazione.

Misure a vantaggio delle rendite

Con queste nuove misure, la Regione Friuli Venezia Giulia intende lanciare un segnale chiaro, sia a livello nazionale che internazionale: “Investire nel settore immobiliare qui significa pagare meno tasse”, ha affermato Roberti, evidenziando l’impegno della Giunta nel rendere il territorio sempre più competitivo e attraente per chi desidera investire nel mattone.

Resta da capire se la Regione, accordando ulteriori vantaggi a chi acquista immobili per metterli a reddito, non finirà per svantaggiare ulteriormente le fasce più deboli della popolazione.

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi