Rapito e picchiato in Porto Vecchio da un gruppo di connazionali, fugge e denuncia. Fermato un uomo

Trieste – Un migrante di nazionalità pachistana è stato rapito e picchiato nella zona del Porto Vecchio, Trieste, da tre connazionali che volevano estorcere un riscatto alla sua famiglia. L’incidente è avvenuto mentre la vittima si trovava in un’area dove si era rifugiato con altri profughi.

I rapitori lo hanno minacciato con coltelli e bastoni, derubandolo dei pochi soldi e del cellulare, prima di rinchiuderlo in un magazzino abbandonato vicino al Generali Convention Center.

Dopo essere stata tenuta in ostaggio e picchiata per diverse ore, la vittima è riuscita a fuggire ed ha presentato denuncia presso la Polizia Locale.

Le forze dell’ordine hanno effettuato un fermo in relazione all’accaduto: uno dei tre aggressori – un 28enne, cittadino pachistano – è stato infatti rintracciato e portato in carcere. Dovrà rispondere di sequestro di persona a scopo di estorsione. Indagini sono in corso per risalire ai due complici.

Questo episodio, che purtroppo non è un caso isolato, evidenzia i rischi estremi che affrontano i migranti, spesso vittime di violenza e sfruttamento da parte di bande organizzate.

Il  Consorzio italiano di solidarietà (ICS), rappresentando la gravità della situazione, ha ribadito le responsabilità istituzionali nel garantire la sicurezza dei migranti nella zona: “persone come la vittima, costrette a rifugiarsi in luoghi di fortuna, non ricevono misure di accoglienza tempestive e adeguate, cui avrebbero diritto. In simili contesti, diventa inevitabile l’esposizione a violenze da parte di gruppi criminali”.

 

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