Rapina a un’anziana in casa: arrestati i rapinatori e recuperata refurtiva
Trieste – Due triestini, S. G. del 1983 e F. S. del 1992, entrambi con precedenti, anche per reati contro il patrimonio, sono stati posti agli arresti domiciliari.
I due sono ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso ai danni di una anziana donna, avvenuta nel pomeriggio di sabato 28 luglio.
S.G. si era presentato della donna, residente nel quartiere San Luigi, come tecnico del gas facendosi aprire la porta di casa con la scusa di dover completare la compilazione della documentazione inerente un precedente intervento eseguito nel medesimo appartamento la settimana prima.
Lo stesso S.G. si era già presentato dalla donna alcuni giorni prima asserendo falsamente di dover effettuare delle verifiche in quanto era stata segnalata una fuga di gas e, nell’occasione, aveva avuto modo di prendere “confidenza” con i vari ambienti della casa.
Avendo guadagnato la fiducia dell’anziana donna, il giovane non ha avuto quindi difficoltà a farsi aprire la porta, una seconda volta, sebbene in tale occasione con tutt’altre intenzioni.
Il malvivente ha, infatti, subito tentato di distrarre la vittima al fine di consentire al proprio complice di introdursi in casa ed operare indisturbato la ricerca dei beni da asportare.
Ma qualcosa non è andato per il verso giusto: la donna, infatti, si è accorta del secondo uomo ed ha iniziato ad urlare.
A questo punto mentre uno dei due malviventi ha intimato all’anziana di non opporre resistenza, trattenendola e ponendogli una mano sulla bocca, l’altro è entrato nelle varie camere dalle quali ha prelevato del denaro contante ed una piccola cassaforte contenente diversi monili in oro, per darsi entrambi subito dopo alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
Le immediate attività di indagine, condotte dagli investigatori della 4ª Sezione Reati contro il patrimonio della Squadra Mobile ,coordinate dalla Procura della Repubblica di Trieste, hanno consentito di individuare in S.G. uno dei due rapinatori; tale dato ha trovato conferma nella perquisizione eseguita nei suoi confronti.
All’interno del vano motore di un ventilatore, anche su indicazione dello stesso indagato, sono stati ritrovati diversi oggetti in oro tra quelli descritti dalla donna nell’atto di denuncia e, nei pressi di un raccoglitore dei rifiuti sito nelle vicinanze dell’abitazione dell’uomo, la cassaforte asportata il giorno prima, nonché documentazione bancaria della vittima, parzialmente bruciata.
A seguito di ulteriori accertamenti è stato individuato anche il secondo rapinatore, all’interno della cui abitazione sono stati recuperati altri monili in oro e parte del denaro contante sottratto.
Gli elementi probatori raccolti all’esito dell’attività d’indagine hanno consentito al Pubblico Ministero titolare del procedimento di richiedere ed ottenere dal G.I.P. di Trieste a carico degli indagati la misura cautelare degli arresti domiciliari; i due sono stati arrestati e messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.