“Quelli di Basaglia… A 180°”: gli artisti de l’Accademia della Follia arrivano alla Sala Bartoli del Rossetti
Trieste – Reduci dal successo ottenuto in Colombia dove – nell’ambito di un progetto dedicato a Basaglia nel centenario della nascita – gli artisti de l’Accademia della Follia hanno messo in scena “Quelli di Basaglia… A 180°” e arrivano alla Sala Bartoli del Rossetti, dove propongono lo spettacolo dal 24 al 27 ottobre, coprodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, partner storico e consolidato di questo interessante gruppo, che ha coprodotto e sostenuto quasi tutte le piéces teatrali del gruppo.
«È il racconto di chi prende parte, di chi prende le parti, di chi tocca la terra, bagna le rose e cambia le cose», questa frase suggella la presentazione di “Quelli di Basaglia… A 180°” , il più recente lavoro degli attori dell’Accademia della Follia, scritto da Angela Pianca e Antonella Carlucci – anche regista – è dedicato alla rivoluzione di Franco Basaglia, che fa omaggio alla sua personalità, alla sua coraggiosa e necessaria rivoluzione.
L’uomo che aprì le porte del manicomio, che ne smontò pezzo a pezzo l’apparato istituzionale e dimostrò che si può assistere e curare la persona folle in altri modi, l’uomo grazie al quale tutto questo – il 13 maggio 1978 – divenne legge, è un faro nella storia e nell’attività dell’Accademia della Follia, che nasce nel contesto di libertà da lui creato, e da quel momento ha condiviso e testimoniato tutti i suoi fondamentali e tumultuosi cambiamenti.
Lo spettacolo è quasi una sintesi del percorso che ha reso possibile l’impossibile: gli attori si muovono fra testi, articoli, interviste, poesie, testimonianze autentiche di Franco Basaglia, dei basagliani e dei matti. Nell’espressività totale, fisica, coinvolgente che connota il loro modello di teatro, intrecciano alle parole, musica e danza, reinventando anche sulle tavole del palcoscenico i modi per cui la follia non sia ridotta a malattia dalla violenza delle istituzioni, ma sia considerata semplicemente una maniera di stare nel mondo.
«Il tratto decisivo della rivoluzione basagliana fu la presenza degli artisti. Sono stati gli artisti a far uscire la questione della follia dal manicomio, ad avvicinarla alle persone, a renderla un problema di tutti, con una certa spensieratezza anche» ha scritto Franco Rotelli.
Vive di questa essenza, l’Accademia della Follia, compagnia di teatro professionale formata da matti di mestiere e attori per vocazione, dal 1981 racconta la storia, le testimonianze e i passaggi della straordinaria esperienza di deistituzionalizzazione basagliana e della chiusura dell’Ospedale psichiatrico di Trieste.
Lo spettacolo va in scena dal 24 al 27 ottobre alla Sala Bartoli (venerdì alle ore 19.30, domenica alle ore 17 gli altri giorni alle ore 21). Biglietti e abbonamenti sono ancora disponibili presso i punti vendita e nei circuiti consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: www.ilrossetti.vivaticket.it
Informazioni sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it e al tel 040.3593511.