Quattro arresti per spaccio di hashish nei pressi del Silos di Trieste

Trieste – Nel corso della mattinata di martedì 30 maggio, a seguito di vaste attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Trieste e svolte dalla Squadra Mobile della Questura, sono stati arrestati quattro cittadini stranieri, tutti senza fissa dimora.

Il reato contestato è quello di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish.

Questi i nomi degli spacciatori: Sadar Rehman, nato in Pakistan, classe 1993, titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria; Imran Khan, nato in Pakistan, classe 1981, richiedente asilo; Abdul Rahman Niazi, nato in Afghanistan, classe 1993, richiedente asilo; Omat Kharotai, nato in Afghanistan, classe 1994, titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria.

Gli arresti sono stati effettuati nell’ambito della seconda fase dell’operazione “Donota” per il contrasto allo spaccio.

Le attività si sono concentrate tra i mesi di marzo ed aprile scorsi, quando sono stati documentati diversi episodi di cessione di hashish da parte degli indagati nei pressi della centrale piazza della Libertà, dove gli stessi operavano; in tale luogo, infatti, venivano avvicinati dai clienti in cerca di dosi di stupefacente.

L’operazione “Donota”, che già annovera quattro arresti nel mese di gennaio, fa seguito e costituisce il prosieguo di quelle denominate “Molo Audace” e “via Geppa” che avevano consentito rispettivamente l’arresto di undici e sei cittadini afgani, tutti richiedenti protezione internazionale, con l’accusa di spaccio di sostanza stupefacente.

Anche in questo caso, gli arrestati erano diventati un punto di riferimento per i consumatori locali soprattutto giovanissimi.

L’operazione, oltre all’arresto dei soggetti sopra indicati di etnia pakistana e afghana, ha portato al sequestro di numerose dosi di droga già confezionate e pronte per la vendita.

Numerose le perquisizioni effettuate, anche con l’ausilio di un’unità cinofila della Guardia di Finanza.

Tutti gli arrestati, ad eccezione di Imran Khan, sono stati rintracciati presso il Silos, dove sono stati eseguiti controlli a carico dei circa 30 stranieri presenti.

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