“Quasi Amici” al Rossetti con Massimo Ghini e Paolo Ruffini
Trieste – Massimo Ghini e Paolo Ruffini sono i protagonisti di “Quasi Amici” che narra la storia vera di un’amicizia davvero straordinaria fra un uomo paralizzato a seguito di un incidente e il suo assistente. La vicenda- dopo aver ispirato il film francese più visto di tutti i tempi – diviene pièce teatrale nella regia di Alberto Ferrari ed è ospite della Stagione Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia da stasera giovedì 11 alle 20.30 sino al 14 aprile. Venerdì 12 alle ore 18 incontro con il cast condotto dal professor Paolo Quazzolo alla Sala Bartoli ad ingresso libero.
Portando per la prima volta sulle scene italiane “Quasi Amici” – tratto dal fortunatissimo film di Eric Toledano e Olivier Nakache – Massimo Ghini e Paolo Ruffini, diretti da Alberto Ferrari (autore anche dell’adattamento), parlano di temi fondamentali e attualissimi: l’amicizia, la fragilità, l’inclusione, l’educazione…
Adattamento e regia Alberto Ferrari con Claudia Campolongo, Francesca Giovannetti, Leonardo Ghini, Giammarco Trulli, Giulia Sessich, Diego Sebastian Misasi. Scene Roberto Crea, costumi Stefano Giovani, disegno luci Pietro Sperduti, musiche Roberto Binetti, assistente alla regia Cristiano Malacrino. Video Robin studio.
“Quasi amici” racconta la storia vera di un’amicizia davvero speciale, quella fra il ricco uomo d’affari Philippe Pozzo – divenuto tetraplegico a seguito di un incidente in parapendio – e il suo assistente Abdel Yasmin Sellou. La vicenda – che da un fatto devastante riesce a trarre un messaggio positivo e costruttivo – è stata oggetto di un’intervista e di un docu-film prima di solleticare l’interesse dei due arguti autori che ne hanno fatto il film francese più visto di tutti i tempi e un successo mondiale.
L’abissale diversità fra i due protagonisti rende incredibile la loro amicizia, e per questo ancor più significativa: Philippe (Ghini) è molto ricco, affascinante, intelligente, vive di cultura, costretto su una sedia a rotelle. Driss (Ruffini) invece è giovane rozzo ed ha fatto della propria superficialità e ignoranza un comodo espediente per non occuparsi e preoccuparsi di nulla.
La convivenza fra i due scaturisce dal fatto che Driss si vede costretto ad accettare l’impiego che Philippe gli offre: diventare il suo assistente per le necessità del vivere quotidiano. Le loro differenze caratteriali, di estrazione sociale, di gusti e abitudini, dopo un iniziale periodo burrascoso sono superate e i due trovano il modo di conoscersi, aiutarsi a vicenda e diventare praticamente indispensabili l’uno per l’altro.
«Paul Valéry ha detto: Il faut être léger comme l’oiseau, et non comme la plume» ha commentato il regista Alberto Ferrari. «Uno dei protagonisti usa il corpo e uno la mente. Occorre una ridistribuzione totale dei talenti. Nell’adattamento teatrale il ruolo di Philippe, l’uomo sulla sedia, dovrà essere riequilibrato, perché nella versione cinematografica è molto sbilanciato il racconto a favore di Driss, l’uomo che arriva ad aiutarlo. Nella versione teatrale i due ruoli saranno equiparati per poter scavare molto di più̀ nel loro rapporto e nella loro ricerca di questa leggerezza calviniana che ci faccia emozionare, godere e ridere fino alle lacrime se necessario e alle lacrime anche arrivare nelle emozioni profonde, sulle loro riflessioni, sulla loro vita e sulle loro backstory.
Ho immaginato quindi, di inserire anche a quei momenti di sconforto che nel film, per necessità del tempo di racconto non hanno probabilmente trovato spazio, invece nella versione teatrale ci permettono di entrare nella psiche di un uomo completamente paralizzato che diventa tutt’uno con la sua sedia a rotelle elettrica. E nella testa di un altro uomo che ha considerato la vita fino allora come un aperitivo leggero da ingurgitare e poi tranquillamente digerire».
Non mancherà – nemmeno a teatro – la famosa scena del volo in parapendio, metafora dell’acquisita leggerezza di Philippe e del raggiunto senso di responsabilità di Driss.
Massimo Ghini, già applaudito dal pubblico del Teatro Stabile regionale in “Cage aux Folles” accanto a Cesare Bocci e prima in “Vacanze Romane” con Serena Autieri, e Paolo Ruffini, regaleranno agli spettatori momenti di riflessione, di emozioni e altrettanti di divertimento.
I biglietti sono disponibili alla Biglietteria del Politeama Rossetti e nei circuiti consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: www.ilrossetti.vivaticket.it Informazioni sul sito www.ilrossetti.it e 040.3593511.