Prosegue la rassegna culturale “Rose, Libri Musica, Vino” nel Parco di San Giovanni
Trieste – Sarà dedicata agli Spazi che contano la seconda giornata della Rassegna “Rose Libri Musica Vino”, che ha preso il via venerdì scorso e proseguirà per tutti i venerdì di maggio in uno dei palchi più originali e suggestivi, il roseto di San Giovanni, una location che di spazi e di trasformazione degli spazi se ne intende. È infatti qui che è avvenuta la trasformazione di un luogo di dolore, l’ex ospedale psichiatrico provinciale, in un luogo di bellezza, il Parco culturale restituito alla Città grazie alla cura – parola chiave di questa X edizione — di chi ha creduto e continua a credere nel cambiamento.
Promossa dalla cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone e dall’Università degli Studi di Trieste e curata anche quest’anno da Patrizia Rigoni, la rassegna è ormai giunta alla X edizione e può contare su un pubblico affezionato presente sin dalle 15.30, ora di ritrovo per chi vuole partecipare alla passeggiata, che venerdì 14 maggio sarà di tipo architettonico-urbanistico e sarà guidata da Alessandra Marin, docente di Progettazione urbanistica all’Università di Trieste sul tema “Aprire le porte è/e aprire le menti”.
Sarà sempre Marin alle 18 a dialogare con l’ospite d’eccezione di questo secondo appuntamento, Andreina Contessa, direttrice del Museo Storico e del Parco del Castello di Miramare, a capo anche della Direzione regionale dei Musei del Friuli Venezia Giulia. Il tema della conversazione sarà: “Giardino di Miramare: un progetto di conservazione inventiva”. Prima di loro, alle 17.15, salirà sul palco allestito per l’occasione Matteo La Civita, ingegnere e paesaggista, che intratterrà il pubblico su “Il giardino naturale o naturalistico?”.
Alle 18.45 è tempo di musica, affidata alle mani della giovane arpista Paola Gregoric, interprete raffinata di una romantica contemporaneità.
Sul calar del sole, a partire dalle 19.30, entra in scena il vino, anzi i vini, precisamente il Malvasija 2019 e il Refošk 2017 proposti dal vignaiolo sloveno Uroš Klabjan, che — intervistato dalla giornalista Simonetta Lorigliola, caporedattrice e responsabile delle attività culturali del Seminario Permanente Luigi Veronelli — racconterà di spazi unici in un territorio in cui finisce il Carso con le sue pareti calcaree e comincia l’Istria con le sue terre argillose: si tratta di luoghi baciati dalla geologia e dalla mano del vignaiolo che qui custodisce le sue piante, la sua uva, le sue idee.
Gli incontri si svolgeranno in presenza e saranno aperti al pubblico nel rispetto delle misure generali per la prevenzione e il contenimento dell’emergenza Covid-19; sono disponibili 200 posti a sedere a ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito www.montepanta.it
Gli eventi saranno registrati e fruibili in differita su YouTube; in caso di maltempo saranno sospesi al pubblico.
È possibile pranzare e cenare, degustare e acquistare vini al bar “Il Posto delle Fragole”, dove è consigliata la prenotazione allo 040 578777 (www.ilpostodellefragole.eu).