Prosegue il monitoraggio coronavirus in Regione, finora 13 casi. Giunta Remanzacco in isolamento
Trieste – “I casi positivi al test del coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono 13, con un ulteriore caso dubbio il cui test ha dimostrato una certa debolezza e stiamo attendendo di ripeterlo. Si riferisce a una persona di Trieste”.
“Dei 13, 12 sono in isolamento domiciliare e uno è ricoverato in ospedale nel reparto delle malattie infettive di Udine, pur non versando in condizioni gravi”.
Lo ha affermato il vicepresidente del Fvg con delega alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, durante un’informativa in Aula del Consiglio regionale.
“I tamponi effettuati fino a questa mattina in Friuli Venezia Giulia – ha aggiunto – si attestano su 306 unità, 48 di questi sono in corso. Le persone in contumacia domiciliare sono 193”. I tredici casi, ha ribadito Riccardi, “hanno origine: otto a Udine, due a Gorizia e tre a Trieste”.
Intanto la sindaca del piccolo comune di Remanzacco (Ud), Daniela Briz, l’intera giunta e quattro dipendenti comunali si sono messi volontariamente in isolamento domiciliare.
Dopo la conferma che un assessore di Remanzacco era risultato positivo al virus, l’intera giunta è stata sottoposta all’esame clinico del tampone mentre il sindaco decideva in via precauzionale di chiudere gli uffici.
Qui il vademecum della Regione
Ricordiamo che scuole e Università restano chiuse fino all’8 marzo.
Le misure prese in Regione sono finalizzate a contenere in massimo grado il contagio. Infatti la pericolosità del coronavirus è bassa se vi sono pochi contagi e la piccola percentuale di casi gravi può essere curata.
Se invece il contagio si diffonde velocemente, si saturano gli ospedali e si ammalano molti operatori sanitari e assistenziali: allora aumenta la mortalità, anche a causa di altre malattie e traumi che non riescono più a essere curati efficacemente.
Solo limitando il più possibile i contatti umani, gli spostamenti e le attività non indispensabili si può scongiurare questa evenienza.
Rallentando i contagi, inoltre, c’è più tempo per i ricercatori per perfezionare cure e vaccini.
I danni all’economia in questa fase sono ingenti, ma risulterebbero di gran lunga maggiori se non si adottassero le misure di contenimento.