Processo per la morte di Lorenzo Parelli durante lo stage, condannati il tutor aziendale e un collega
Udine – Il Giudice dell’udienza preliminare di Udine, Carlotta Silva, martedì 29 ottobre ha emesso la sentenza per le parti coinvolte nella morte di Lorenzo Parelli.
Il Gup ha condannato per omicidio colposo con l’aggravante di violazione delle norme di sicurezza sul lavoro Claudio Morandini e Emanuele De Cillia per la morte di Lorenzo Parelli, studente 18enne deceduto durante l’ultimo giorno di stage.
Morandini, operaio presente il giorno dell’incidente e che si era momentaneamente allontanato dalla postazione, è stato condannato a 3 anni di reclusione; De Cillia, tutor aziendale assente a causa del Covid, a 2 anni e 4 mesi.
È stato inoltre accolto il patteggiamento di 3 anni per Pietro Schneider, imprenditore dell’azienda coinvolta, e la sua impresa dovrà pagare una sanzione di 23 mila euro.
L’incidente era avvenuto il 21 gennaio 2022, presso la Burimec di Pavia di Udine, quando Lorenzo, studente del Centro di formazione professionale dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine, era stato colpito alla testa da una putrella d’acciaio, provocandone il decesso immediato.
Un episodio drammatico che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato sia nel discorso di insediamento sia durante la visita a Udine il 29 aprile 2022, quando incontrò i genitori di Lorenzo.
La famiglia della vittima non si è costituita parte civile nel processo penale, avendo concluso la causa civile con un risarcimento ottenuto dall’azienda.
Recentemente, Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha firmato la “Carta di Lorenzo” durante il Consiglio Generale di Confindustria: un documento in memoria del giovane con cui l’associazione si impegna a promuovere la sicurezza sul lavoro nei contesti scolastici e formativi, attuando misure per prevenire incidenti e rafforzare la tutela della salute e sicurezza dei giovani coinvolti in esperienze professionali.