Presentato il Report 2023 “Vite abbandonate” sulle migrazioni della Rotta Balcanica

Trieste – In occasione della Giornata internazionale per le vittime di tortura, si è tenuta al Circolo della Stampa di Trieste mercoledì 26 giugno la conferenza stampa di presentazione del report “Vite abbandonate (anno 2023): secondo rapporto sulla situazione e i bisogni delle persone migranti in arrivo dalla rotta balcanica a Trieste”.

Il rapporto, realizzato dalla Rete solidale di Trieste (composta da Comunità di San Martino al Campo ODV, Diaconia Valdese, DonK – Humanitarian Medicine ODV, ICS – Ufficio Rifugiati Onlus, International Rescue Committee Italia e Linea d’Ombra ODV), offre un’accurata analisi degli arrivi dei migranti a Trieste nel corso del 2023.

Il rapporto permette di analizzare in modo preciso l’evoluzione della situazione e le carenze persistenti nella risposta delle istituzioni preposte.

L’esame del Report è particolarmente rilevante alla luce dello sgombero del Silos avvenuto nei giorni scorsi e delle incerte prospettive di soluzione dei problemi legati alla prima accoglienza. Il documento si conclude con precise raccomandazioni rivolte alle diverse istituzioni competenti.

Il monitoraggio di IRC e Diaconia Valdese

Nel 2023, l’area della stazione centrale di Trieste è stata al centro di un importante monitoraggio congiunto condotto dall’International Rescue Committee Italia (IRC) e dalla Diaconia Valdese.

In collaborazione con altre organizzazioni della Rete, i dati sono stati raccolti quotidianamente, inclusi i fine settimana e le festività, attraverso interviste individuali e di gruppo con i migranti. Questi dati, sebbene rappresentino solo una parte del fenomeno, offrono un quadro significativo del flusso migratorio in ingresso a Trieste.

Crescita degli arrivi

Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, sono state incontrate 16.052 persone nell’area della stazione centrale di Trieste, una media di 44 nuove persone al giorno. Questo rappresenta un incremento del 22% rispetto al 2022, quando erano state registrate 13.127 persone.

Provenienze principali

La maggior parte dei migranti incontrati nel 2023 proveniva dall’Afghanistan, con quasi 11.000 presenze, pari al 68% del totale. Questo dato è in linea con il rapporto annuale “Latest Asylum Trends Annual Overview 2023” dell’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo (EUAA), che riporta gli afghani come la seconda nazionalità per nuove domande d’asilo nell’UE, dopo i siriani, con 114.000 nuove richieste.

Il secondo gruppo più numeroso è stato quello dei pakistani, che ha rappresentato il 12% delle presenze, in netto calo rispetto al 25% dell’anno precedente. Nel 2023, sono stati incontrati 1.870 pakistani contro i 3.230 del 2022. La terza nazionalità più rappresentata è stata quella turca, con il 9% dei migranti. L’aumento dei rifugiati turchi, principalmente curdi, è stato influenzato anche dal devastante terremoto del 6 febbraio 2023, che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale, provocando oltre 57.000 vittime e lasciando 700.000 persone in condizioni precarie.

Profilo dei migranti

Nel 2023, si è registrato un significativo aumento di minori stranieri non accompagnati, donne sole e nuclei familiari, che hanno rappresentato il 31% dei migranti incontrati. In particolare, i minori non accompagnati sono aumentati del 112% rispetto al 2022, raggiungendo i 2.975 casi (19% del totale). Anche le famiglie sono più che raddoppiate, passando a 381 (11% del totale). Stabile il numero di donne sole, con 158 casi (1% del totale).

I progetti migratori

La maggioranza delle persone incontrate (68%) ha dichiarato di voler raggiungere altre destinazioni al di fuori dell’Italia, con una netta preferenza per la Germania (meta dichiarata dal 50% del totale dei rispondenti), seguita dalla Francia (29%), dalla Svizzera e dal Belgio (entrambe dal 6%).

Rispetto al 2022, quando circa un terzo (32%) delle persone dichiarava di voler presentare domanda di asilo in Italia, nel 2023 solo il 19% delle persone sembra intenzionato a stabilirsi in Italia, di cui il 14% a Trieste (2.215 persone) e il rimanente 5% in altre città, in primo luogo Milano e Roma. Oltre alle persone intenzionate a rimanere in Italia, il 13% delle persone incontrate si mostra ancora incerto sulla propria destinazione o preferisce non divulgare tale informazione, che è quindi stata registrata come sconosciuta.

Emergenza umanitaria

Durante l’estate del 2023, il numero di richiedenti asilo costretti a vivere in strada a Trieste ha raggiunto le 500 persone, in condizioni disumane per oltre due mesi. Le associazioni hanno più volte segnalato la situazione alla Prefettura di Trieste, intervenendo per rispondere ai bisogni primari delle persone.

Situazione regionale

La problematica dei richiedenti asilo abbandonati in strada non è limitata a Trieste. Ad Udine e in altre città della regione, il 2023 e la prima metà del 2024 sono stati caratterizzati da gravi sovraffollamenti nelle strutture di prima accoglienza e da un alto numero di persone lasciate senza riparo.

Questo scenario mette in luce la necessità urgente di interventi strutturali e di un coordinamento efficace tra le istituzioni e le organizzazioni umanitarie per affrontare in modo adeguato l’emergenza migratoria in Friuli Venezia Giulia.

Le organizzazioni coinvolte
  • Comunità di San Martino al Campo ODV
    La Comunità di San Martino al Campo è un’associazione di volontariato impegnata a Trieste dal 1970 per ascoltare ed accogliere persone in difficoltà cercando delle risposte e delle soluzioni ad alcuni dei loro problemi, attraverso un percorso che può includere anche la proposta di vita comunitaria.
  • Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS)
    ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà – Ufficio Rifugiati Onlus è un’associazione privata, laica e senza scopo di lucro che dal 1998 svolge un’opera di tutela a favore di richiedenti asilo, rifugiati e persone titolari di protezione temporanea, sussidiaria o speciale presenti a Trieste e in Friuli Venezia Giulia e organizza servizi di accoglienza e integrazione secondo l’approccio dell’accoglienza diffusa di cui è stata promotrice in Italia. Cura altresì uno sportello di informazione ed assistenza gratuito per ogni straniero comunque presente nel territorio.
  • Diaconia Valdese (CSD)
    L’ente Commissione Sinodale per la Diaconia ETS è un ente ecclesiastico senza scopo di lucro iscritto al RUNTS. La CSD – Diaconia Valdese è impegnata dal 2017 nelle zone di frontiera per favorire una risposta umanitaria integrata nelle aree di Trieste, Ventimiglia e Oulx; si impegna a fornire un supporto diretto e concreto alle persone migranti e rifugiate che, in fuga dal loro paese d’origine, si (ri)trovano alle frontiere del Nord Italia in situazioni di vulnerabilità estrema ed emarginazione. La CSD – Diaconia Valdese dal 2019 sviluppa e sostiene a Trieste servizi di outreach e orientamento ai servizi del territorio, orientamento e informativa legale, con particolare attenzione alle persone vulnerabili.
  • DONK – Humanitarian Medicine ODV
    DonK Humanitarian Medicine (DonK HM), già Donkisciotte, è un’associazione di volontariato socio-sanitaria, indipendente e apartitica, che offre assistenza sanitaria gratuita a tutte le persone, sia stranieri sia italiani, cui non è garantito l’accesso alle cure mediche. Nonostante infatti il Servizio Sanitario Nazionale offra assistenza sanitaria gratuita per gli indigenti e i richiedenti asilo in condizioni di urgenza, esistono ancora dei vuoti temporali in cui queste persone non hanno accesso alle cure mediche di base.
  • International Rescue Committee Italia (IRC)
    L’international Rescue Committee (IRC) è un’organizzazione non governativa internazionale fondata nel 1933 su iniziativa di Albert Einstein che opera in supporto a rifugiati e persone vulnerabili. Attualmente l’IRC opera in più di 50 Paesi, aiutando le persone colpite da crisi umanitarie a sopravvivere, riprendersi e ricostruire le loro vite. A Trieste è presente dal 2021 con un intervento di primo supporto e monitoraggio delle persone in ingresso dalla rotta balcanica e uno spazio protetto per favorire percorsi di empowerment di donne e ragazze presenti sul territorio.
  • Linea d’Ombra ODV
    Organizzazione di volontariato nata a Trieste nel 2019 per sostenere le popolazioni migranti lungo la rotta balcanica. Rivendica la dimensione politica del proprio agire, portando prima accoglienza, cure mediche, alimenti e indumenti a chi transita per Trieste, denunciando le nefandezze delle politiche migratorie europee.
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