Presentato il Pride FVG. Un corteo e altri eventi per superare pregiudizi e stereotipi
Trieste – È stata presentata alla stampa la seconda edizione del Pride Fvg. Una giornata – è stato detto – all’insegna della lotta “contro i pregiudizi e gli stereotipi”, “in difesa dei diritti umani di tutti”, “aperta a tutti e al dialogo, contro ogni strumentalizzazione”.
La manifestazione prevede un concerto, mostre, convegni ed altri eventi collaterali e si concluderà l’8 giugno prossimo a Trieste con un corteo che partirà alle 14.30 da piazza Libertà.
“Il corteo sfilerà per le strade di Trieste effettuando alcune soste che abbiamo chiamato soste della memoria”, ha spiegato la presidente dell’Arcigay Trieste, Antonella Nicosia.
Un percorso, “antifascista”, nei luoghi simbolo della città, “per fermarsi e riflettere e per non dimenticare le aberrazioni” del passato. Dopo la parata, a Muggia, si terrà il concerto e poi la festa, in serata, nuovamente a Trieste. L’importante, conclude, “è esserci. Non servono gesti eclatanti”.
Nel manifesto dell’evento, organizzato da Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia ONLUS, Arcigay Friuli, Associazione Universitaria Iris e Lesbiche del Nord Est – Lune Alfi, si legge che con il Pride Fvg le associazioni intendono dare una “risposta di orgoglio e speranza ad un clima politico sempre più ostile non solo verso la comunità LGBTQIA+ (lesbica, gay, bisessuale, transgender, queer, intersex, asessuale), ma verso chiunque venga considerato “diverso”, che sia per genere, colore della pelle, etnia, religione o estrazione sociale”.
Secondo una recente classifica di ILGA-EUROPE sui diritti umani delle persone LGBTQIA+ (rainbow-europe.org), l’Italia ha ancora molto da fare per garantire a tutti i cittadini la piena parità prevista dall’articolo 3 della Costituzione. La mancanza di parità per le coppie di persone dello stesso sesso, di tutela per le famiglie omogenitoriali e di riconoscimento dell’autodeterminazione delle persone transgender, sono solo le lacune più evidenti.
“Il nostro lavoro – rimarcano le associazioni – non è ancora finito; non solo dobbiamo continuare a lottare per mantenere le vittorie finora conseguite, ma il cammino è ancora lungo perché tutte le persone della comunità LGBTQIA+ possano vivere con pari dignità, libere da ogni oppressione e discriminazione”.
“In questo momento – conclude il manifesto – tutte le minoranze hanno il dovere di fare fronte comune contro le forze antidemocratiche per salvaguardare i diritti che abbiamo ereditato dai nostri antenati, per poterli tramandare alle prossime generazioni. Solo quando le persone oppresse si ergono una accanto all’altra e non una contro l’altra si può davvero cambiare il mondo”.
Saperne di più: https://fvgpride.it/